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Lutto cittadino e bandiere a mezz’asta per vittime crollo Scampia

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Lutto cittadino e bandiere a mezz’asta per vittime crollo Scampia

Tragedia alla Vela Celeste di Scampia: Il Crollo e le Sue Conseguenze

Il recente crollo del ballatoio nella Vela Celeste di Scampia ha sconvolto Napoli. Con ormai tre vittime confermate e numerosi feriti, i funerali si svolgeranno lunedì 29 luglio 2024 alle ore 9.00. La Procura ha avviato un’indagine per omicidio colposo. Le autorità cittadine hanno proclamato il lutto cittadino e le bandiere saranno esposte a mezz’aria in segno di rispetto per i defunti.

Funerali delle Vittime del Crollo

Sono stati annunciati per le ore 9:00 del 29 luglio i funerali di Patrizia Della Ragione, Margherita Della Ragione e Roberto Abbruzzo, le tre persone decedute nel tragico crollo. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare alle esequie che si terranno in Piazza Giovanni Paolo II, nel quartiere di Scampia. Il Comune di Napoli ha deciso di istituire il lutto cittadino con bandiere a mezz’aria su tutti gli edifici pubblici nei giorni 29 e 30 luglio. Questa decisione riflette la gravità dell’accaduto e la profonda commozione della comunità.

Partecipazione di Massa e Questioni di Sicurezza

Le cerimonie funebri, inizialmente programmate per le 9.30, sono state anticipate alle 9:00 per evitare le ondate di caldo previste per il giorno del funerale. Si prevedono centinaia di partecipanti che, oltre a esprimere il proprio cordoglio, chiederanno giustizia per le vittime e i feriti del crollo. Tra i feriti, le condizioni di tre persone, una donna e due bambini, rimangono critiche e continuano a destare preoccupazioni tra i medici.

Indagini della Procura: Un Passato di Inadempienze

Le indagini della Procura di Napoli si stanno concentrando su un punto cruciale: già nel 2015 era stata emessa un’ordinanza che richiedeva l’evacuazione delle strutture crollate a causa del loro stato di degrado. Tuttavia, questi ordini sono stati ignorati, portando a una tragedia evitabile. La Procura ha acquisito i documenti necessari per stabilire le responsabilità. L’accusa, per ora, è di omicidio colposo.

Sorte degli Sfollati: Decisioni Attese

La situazione per le centinaia di sfollati rimane incerta. Nei prossimi giorni, la Prefettura esaminerà le condizioni degli appartamenti per determinare le necessarie misure di sicurezza. Solo allora verranno prese decisioni definitive per garantire una sistemazione sicura per tutti i residenti colpiti dal crollo.

In questo triste contesto, la città di Napoli si stringe attorno alle famiglie delle vittime e ai feriti, promettendo che la giustizia farà il suo corso e che tragedie del genere non si ripeteranno.

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Deceduta in ospedale dopo ore di attesa per il ricovero: indagati 17 medici a Sarno

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Deceduta in ospedale dopo ore di attesa per il ricovero: indagati 17 medici a Sarno

La Procura di Nocera Inferiore, situata in provincia di Salerno, sta indagando sulla morte di una donna di 79 anni avvenuta all’ospedale di Sarno. Secondo i familiari, la donna avrebbe atteso due ore prima di essere ricoverata.

I Medici Coinvolti nell’Indagine

In risposta alla tragica morte di A. M., la 79enne deceduta nel Pronto Soccorso dell’ospedale “Martiri di Villa Malta” di Sarno lo scorso 17 agosto, la Procura di Nocera Inferiore ha iscritto diciassette medici nel registro degli indagati. Questo passo è un atto dovuto per consentire gli accertamenti e l’autopsia, prevista per questa settimana. Attualmente, l’accusa formulata è quella di omicidio colposo.

Le Condizioni della Paziente

La donna era stata portata in ospedale nella mattinata, accusando forti dolori addominali che non erano diminuiti nemmeno dopo l’assunzione di farmaci prescritti dal medico di base. Dopo essere stata sottoposta al triage, avrebbe atteso circa due ore prima di essere trasferita in reparto, dove le sue condizioni sarebbero rapidamente peggiorate fino al decesso. I familiari della defunta hanno denunciato la lunga attesa prima del ricovero ai carabinieri di Sarno.

L’inchiesta della procura mira a verificare se siano stati rispettati tutti i protocolli e se vi siano state eventuali negligenze o imperizie da parte del personale sanitario. L’autopsia sarà cruciale per determinare le cause del decesso e comprendere se l’attesa denunciata dai familiari abbia contribuito in qualche modo alla morte della donna.

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Raid armato in pizzeria a Castellammare, minacciano cassiera e scappano sparando in aria

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Raid armato in pizzeria a Castellammare, minacciano cassiera e scappano sparando in aria

Malviventi fuggiti con il Bottino

Una rapina a mano armata ha scosso una pizzeria di Castellammare di Stabia, dove i malviventi hanno minacciato i dipendenti con una pistola prima di fuggire col bottino, esplodendo un colpo in aria durante la fuga. Le indagini sono attualmente in corso a cura dei carabinieri.

La Dinamica della Rapina

I malviventi sono entrati nella pizzeria, che a quell’ora era piena di clienti, intorno alle 21:00 di mercoledì 21 agosto 2024. Hanno immediatamente puntato la pistola in faccia alla cassiera e alla figlia del titolare, diffondendo il terrore tra i dipendenti e gli avventori. Dopo essersi fatti consegnare l’incasso giornaliero, stimato attorno ai 500 euro, sono fuggiti. Durante la fuga, hanno esploso un colpo d’arma da fuoco in aria, ma per fortuna non ci sono stati feriti. Tuttavia, la figlia del titolare, fortemente scossa, ha avuto un malore ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale.

Indagini in Corso

I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia stanno attivamente indagando sul caso. Sono stati già ascoltati i testimoni presenti al momento della rapina e non si esclude la possibilità di acquisire i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire in dettaglio la dinamica degli eventi e identificare i responsabili. La Prefettura di Napoli ha deciso di intensificare i controlli delle forze dell’ordine in tutta la provincia per prevenire ulteriori episodi di crimine.

Questa vicenda ha generato grande apprensione e paura tra il personale della pizzeria e i suoi clienti, mettendo in evidenza l’urgenza di adottare misure di sicurezza più stringenti per proteggere i cittadini e le attività locali.

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Proibito nuotare nelle spiagge di Capaccio Paestum, Torre Annunziata, Torre del Greco ed Ercolano

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Proibito nuotare nelle spiagge di Capaccio Paestum, Torre Annunziata, Torre del Greco ed Ercolano

La balneazione è vietata in alcune spiagge della Campania a causa del superamento dei limiti microbiologici. Arpac ha dichiarato che i superamenti sono legati al maltempo e che verranno effettuati nuovi controlli durante il weekend.

Spiagge Interessate

La balneazione è stata vietata in diverse spiagge della Campania a causa dell’inquinamento del mare. Le località colpite sono Torre del Greco, Torre Annunziata, Ercolano e Capaccio. La comunicazione di Arpac è arrivata proprio nel cuore dell’estate, con le spiagge affollate di turisti. Secondo Stefano Sorvino, presidente di Arpa Campania, i limiti dei parametri microbiologici sono stati superati a seguito delle piogge intense di lunedì e martedì. In specifico, lo sforamento riguarda parametri microbiologici come la presenza di batteri Escherichia coli.

Le spiagge interdette alla balneazione includono:

  • Ercolano: tratto ex bagno Risorgimento
  • Torre Annunziata: tratti Villa Tiberiade, lido Azzurro, Spiaggia Molo Ponente
  • Capaccio Paestum: tratti Villaggio Merola, Casina D’Amato, Ponte di Ferro, Torre di Paestum, Foce Acqua dei Ranci
  • Torre del Greco: tratti Litoranea Nord, Litoranea Sud, Stazione Santa Maria La Bruna

Cause e Monitoraggio

Molto probabilmente gli sforamenti sono stati causati dagli eventi meteorologici recenti. La pioggia intensa ha portato detriti e sporcizia dai canali verso il mare, aggravando la situazione. Le autorità locali sono state invitate a emanare ordinanze per interdizione alla balneazione e a richiedere controlli straordinari, che verranno eseguiti tra domani e sabato. Se le condizioni meteorologiche rimarranno normali, ci si aspetta che la conformità delle acque verrà ristabilita.

Secondo Sorvino, si tratta di un problema contingente e temporaneo dovuto ai cambiamenti climatici che hanno causato violenti fenomeni meteorologici. I controlli ordinari di Arpac seguono un programma obbligatorio stabilito per legge per tutelare la salute pubblica. In queste circostanze speciali, però, essi possono essere integrati con monitoraggi straordinari e suppletivi, compatibilmente con le possibilità organizzative.

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