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Funerali delle vittime del crollo a Scampia, piazza quasi vuota
Tragedia a Scampia: Crollo alla Vela Celeste
29 Luglio 2024 – 9:34
Nella piazza Giovanni Paolo II di Scampia, Napoli, si stanno tenendo i funerali delle tre vittime del tragico crollo alla Vela Celeste. Tuttavia, la piazza è quasi vuota a causa delle elevatissime temperature.
Un Giorno di Dolore a Napoli
Il 22 luglio, la Vela Celeste di Scampia è stata teatro di un drammatico crollo che ha tolto la vita a tre persone: Roberto Abruzzo di 29 anni, sua madre Patrizia Della Ragione di 53 anni e sua nipote Margherita Della Ragione di 35 anni. Oggi, Napoli piange queste vittime con funerali che si stanno tenendo in una piazza dal clima torrido. Nonostante la scelta di una location più spaziosa e l’anticipo dell’orario delle esequie, l’affluenza è minima. Solo nei gazebo allestiti dalla Protezione Civile si registra una discreta presenza.
Le Autorità e il Dolore della Comunità
I funerali sono stati officiati dal vescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia. Tra i presenti figurano il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il prefetto Michele di Bari. Anche il cantante Franco Ricciardi, noto per il suo impegno sociale, è presente dopo aver sostenuto attivamente gli sfollati che ora trovano riparo nella sede di Scampia dell’Università Federico II.
La Parola del Sindaco sugli Sfollati
Prima dell’inizio della funzione, il sindaco Gaetano Manfredi ha fornito un aggiornamento sulla situazione delle persone che sono state evacuate dalle proprie abitazioni. "Stiamo monitorando gli alberghi," ha detto Manfredi. "Il nostro contributo non è destinato all’affitto, ma all’autonoma sistemazione. Questo significa che in alternativa a parenti e familiari, gli sfollati potrebbero essere sistemati in alberghi. Stiamo verificando se alcune abitazioni della Vela Celeste possono essere rese agibili. È probabile che in certi alloggi non si possa mai più rientrare."
Questa tragedia ha scosso profondamente la comunità di Scampia e ha messo in luce le criticità delle condizioni abitative nell’area. Le autorità stanno lavorando per garantire che non si ripetano simili tragedie, mentre la città cerca di trovare conforto e unirsi nel dolore.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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