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Tecnici al lavoro per la pulizia dell’acquedotto romano di Napoli
Lancio dei Lavori di Pulizia ai Ponti Rossi: Verso il Restauro dell’Acquedotto Augusteo
Avvio della Fase di Pulizia e Coinvolgimento delle Autorità
È iniziata la fase preliminare dei lavori di pulizia dell’acquedotto romano di Napoli situato nella zona dei Ponti Rossi. Questo passo iniziale precede il restauro vero e proprio, che prenderà il via a breve. L’intervento fa parte del piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli, con un finanziamento complessivo di 1,8 milioni di euro. Sul posto, questa mattina, erano presenti i consiglieri metropolitani delegati Antonio Caiazzo (Piano Strategico), Antonio Sabino (Patrimonio) e Salvatore Flocco (Protezione Civile), insieme a Fabio Greco, presidente della Terza Municipalità di Napoli, e ai consiglieri Regina Aluzzi e Gabriele Petagna.
Dettagli e Durata della Pulizia
La fase di pulizia, particolarmente impegnativa, riguarda la rimozione della vegetazione che ha avvolto la struttura, l’ultimo residuo “originale” del lungo acquedotto che dai Monti del Partenio portava l’acqua all’antica città romana di Neapolis. La ditta specializzata incaricata dei lavori prevede di completare la liberazione dalla vegetazione in circa 7 giorni, mentre l’intero intervento, comprensivo di rilievi, sondaggi e scavi, durerà circa 60 giorni. Per gestire il traffico nella zona durante le operazioni, è stato predisposto un piano di viabilità speciale. Le attività maggiori, come rilievi e indagini, si svolgeranno principalmente durante le ore notturne per minimizzare l’impatto sul traffico pedonale e veicolare.
Storia e Importanza dell’Acquedotto Augusteo
L’acquedotto, noto anche come “del Serino” per via della sorgente nel Partenio, è conosciuto come “Augusteo” perché voluto dall’imperatore Augusto (con il nome latino Aqua Augusta Campaniae). Fu realizzato dall’architetto Marco Vipsanio Agrippa, tra il 33 e il 12 a.C., per risolvere le carenze idriche nei Campi Flegrei e rifornire il porto di Puteoli (odierna Pozzuoli). L’acquedotto aveva diverse diramazioni che portavano acqua anche a Neapolis, Herculaneum, Pompeii a sud e Cuma a nord.
Conservazione e Valore Storico
Oggi, i resti meglio conservati dell’acquedotto sono proprio quelli dei Ponti Rossi, antiche arcate che hanno dato il nome alla zona, cadute in disuso nel Medioevo. Quest’opera di ingegneria romana, lunga 140 chilometri, molti dei quali interrati e ancora visibili, racconta molte pagine della storia di Napoli. Un esempio emblematico è l’ingresso dell’esercito bizantino a Napoli attraverso l’acquedotto nel VI secolo d.C., sorprendendo l’esercito dei Goti che difendeva la città principalmente dalle mura.
I lavori di pulizia all’acquedotto augusteo
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Accoltellato in Irpinia: 3 denunciati, tra cui una donna e un minore
Un uomo di 30 anni è rimasto ferito in un violento episodio avvenuto lunedì, 19 agosto, a Manocalzati (Avellino). I carabinieri hanno denunciato tre persone per l’aggressione, che sembra avere radici in una vecchia relazione amorosa.
Aggressione a Manocalzati: I Dettagli
La brutale aggressione si è verificata nel pomeriggio in Via Duardo, a pochi passi dal centro cittadino. Manocalzati è una tranquilla località della provincia di Avellino, che conta circa tremila abitanti. Il 30enne è stato colpito e accoltellato, riportando diverse contusioni e una ferita alla gamba.
Indagine e Intervento dei Carabinieri
In seguito a una chiamata al 112, i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Avellino sono giunti rapidamente sul posto. Le informazioni suggeriscono che tre persone, presumibilmente arrivate in auto, abbiano aggredito la vittima mentre era da solo in strada.
Soccorsi e Ricovero in Ospedale
Una volta sul luogo dell’aggressione, i soccorritori del 118 hanno prestato le prime cure al ferito. Successivamente, il 30enne è stato trasportato all’ospedale “Moscati” di Avellino. Fortunatamente, la ferita da coltello si è rivelata superficiale e ha richiesto solo alcuni punti di sutura.
Svolta nelle Indagini: Tre Persone Denunciate
Le indagini hanno preso una svolta rapida quando i carabinieri della Stazione di Atripalda hanno individuato i presunti aggressori. Tra i denunciati, che hanno età comprese tra i 17 e i 37 anni, figura anche una donna. All’interno del veicolo utilizzato dagli aggressori, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato due mazze da baseball, che potrebbero essere state utilizzate nell’aggressione.
Collegamenti con una Precedente Relazione
Secondo alcune indiscrezioni, l’episodio di violenza potrebbe essere collegato a una precedente relazione della vittima. Tuttavia, il movente esatto dell’aggressione è ancora sotto inchiesta. Gli investigatori stanno lavorando intensamente per ricostruire il contesto e i motivi che hanno portato a questo violento attacco.
Prossimi Passi nelle Indagini
L’attenzione delle forze dell’ordine è ora rivolta alla raccolta di ulteriori prove e testimonianze per chiarire completamente le circostanze dell’aggressione. Il caso ha scosso la tranquilla comunità di Manocalzati, che attende la conclusione delle indagini per fare luce su quanto accaduto.
La vicenda continua a essere monitorata dalle autorità locali, e ulteriori aggiornamenti saranno forniti non appena disponibili. Restate sintonizzati per maggiori dettagli su questo caso di cronaca che ha sconvolto la provincia di Avellino.
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Morto in un incidente in Albania, la testimone: Non avevamo bevuto né preso droghe
Giusy Di Tella, fidanzata della vittima e sorella del giovane arrestato, ha narrato la sua versione dell’incidente che ha causato la morte del 19enne Nicola Iorio di Casal di Principe.
Il Tragico Incidente a Velipoja
La vittima, il 19enne Nicola Iorio
Giusy Di Tella ha parlato con l’agenzia Ansa, descrivendo l’incidente come un tragico scontro improvviso. “Si è trattato di un tragico incidente. Non avevamo bevuto né preso droghe: io, il mio fidanzato e mio fratello siamo sempre stati come fratelli”. La ragazza è fidanzata del defunto Nicola Iorio e sorella di Salvatore Di Tella, il 20enne arrestato dalla polizia albanese con l’accusa di omicidio colposo.
Dettagli sull’Incidente
Giusy Di Tella ha cercato di chiarire vari punti emersi nei giorni scorsi, in particolare quelli riguardanti l’accusa che Iorio e Di Tella fossero ubriachi al momento dell’incidente. La giovane ha spiegato che tutta la famiglia si trovava a Velipoja, a Scutari, per partecipare a un matrimonio. Durante l’incidente, Giusy era sullo scooter d’acqua con il suo fidanzato. Dopo lo scontro, suo fratello si è immediatamente gettato in acqua per salvare Nicola. Nonostante l’intervento dei soccorsi, Nicola è purtroppo deceduto poco dopo essere stato trasportato in ospedale.
La Versione di Giusy
Nella sua intervista all’Ansa, Giusy Di Tella ha voluto precisare alcuni dettagli. Ha riferito che le due moto d’acqua non erano così lontane dalla riva come riportato. “Ero intenta a girare un video con il cellulare e quando il mio ragazzo mi ha detto ‘spegni che partiamo’ ho interrotto la ripresa. Pochi istanti dopo, c’è stato lo scontro sul lato destro della nostra moto”. Giusy ha sottolineato che si tratta solo di un tragico incidente e che suo fratello Salvatore non ha alcuna responsabilità. Inoltre, ha evidenziato che anche la famiglia di Nicola è d’accordo con questa versione. La giovane ha espresso la speranza che la Farnesina possa intervenire per chiarire la situazione, poiché sostiene che le autorità albanesi stiano cercando a tutti i costi un colpevole.
Richiesta di Aiuto alla Farnesina
Giusy Di Tella ha concluso la sua intervista sottolineando l’innocenza di suo fratello e chiedendo un sostegno urgente dalla Farnesina. “È per questo che chiediamo una mano alla Farnesina”. La famiglia di Nicola Iorio è attualmente impegnata a organizzare il trasferimento della salma in Italia per dare l’ultimo saluto al giovane.
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Tromba marina a Policastro: panico in spiaggia, bagnanti in fuga
Tromba Marina a Policastro Bussentino: Momenti di Terrore tra i Bagnanti
Policastro Bussentino, una rinomata località balneare in provincia di Salerno, è stata teatro di un evento meteorologico estremamente inusuale e pericoloso. Una tromba marina si è improvvisamente formata, provocando il panico tra i bagnanti che hanno dovuto rapidamente abbandonare la spiaggia.
Bagnanti in Fuga: Panico sulla Spiaggia
Lunedì 19 agosto 2024, il litorale del Golfo di Policastro è stato colpito da una tromba marina, costringendo i bagnanti a fuggire in preda al terrore. Questo fenomeno meteorologico, tanto spettacolare quanto pericoloso, si è formato in pochi istanti, avanzando velocemente verso la costa. Gli esperti meteorologi avevano già previsto condizioni avverse, ma l’intensità e la rapidità con cui la tromba marina si è presentata hanno sorpreso molti.
La Forza Implacabile della Natura
La tromba marina è scesa dalle nuvole nere, dense e cariche di pioggia, minacciando la costa per diversi minuti prima di dissolversi. Subito dopo, un violento nubifragio ha colpito la zona, causando allagamenti e ulteriori disagi. Le autorità locali sono intervenute prontamente per gestire la situazione, riuscendo a limitare i danni e garantire la sicurezza di residenti e turisti. Anche i conducenti di natanti hanno vissuto momenti di grande tensione, cercando di mantenere il controllo delle loro imbarcazioni.
L’Intervento delle Autorità
Le piogge torrenziali che hanno seguito la tromba marina hanno rapidamente allagato strade e abitazioni. La reazione immediata delle autorità locali è stata fondamentale nel contenere i danni e garantire la sicurezza della popolazione. Un evento simile si era già verificato il giorno prima a Torre del Greco, dove una tromba marina aveva devastato i lidi sul lungomare, sradicando alberi e causando notevoli danni alle strutture balneari.
Previsioni Meteo e Consigli per la Sicurezza
Questa serie di fenomeni meteorologici estremi sottolinea l’importanza di prestare attenzione alle previsioni meteo e seguire i consigli delle autorità locali per la sicurezza in caso di condizioni climatiche avverse. Gli eventi recenti dimostrano come la natura possa essere imprevedibile e pericolosa, richiedendo una preparazione adeguata e una rapida reazione da parte di tutti.
In conclusione, l’evento di Policastro Bussentino serve come ulteriore promemoria dell’importanza di rispettare e comprendere le forze della natura, assicurandosi di rimanere vigili e pronti ad affrontare eventuali emergenze.
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