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Bimbo di 10 anni chiama aiuto e salva la mamma dalle botte del compagno

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Bimbo di 10 anni chiama aiuto e salva la mamma dalle botte del compagno

Bambino di 10 Anni di Afragola Salva la Madre dalle Aggressioni del Compagno

Un bambino di soli 10 anni, originario di Afragola, in provincia di Napoli, ha mostrato un coraggio straordinario fermando una pattuglia della Polizia Municipale per chiedere aiuto a favore della madre, vittima di violenza da parte del compagno.

L’Azione Decisiva del Bambino

L’incredibile vicenda ha visto il piccolo eroe agire con notevole prontezza: inizialmente ha chiamato il 118 per segnalare l’emergenza, per poi lasciare la casa e fermare una pattuglia della Polizia Municipale, implorando il loro aiuto per salvare sua madre. Grazie alla sua determinazione, le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente, scongiurando peggiori conseguenze per la donna.

Riconoscimenti e Gratitudine sui Social Media

Il consigliere comunale Antonio Iazzetta ha condiviso la storia sui suoi profili social, esprimendo lode e ammirazione per gli agenti diretti dal comandante Antonio Amore e, soprattutto, per il giovane protagonista, definendolo un "piccolo grande eroe". Iazzetta ha sottolineato l’importanza del gesto del bambino e il rischio evitato grazie al suo intervento.

Dettagli dell’Intervento

Il racconto di Iazzetta su Facebook evidenzia come, senza l’intervento tempestivo del bambino, l’episodio di violenza domestica avrebbe potuto avere esiti tragici. Gli agenti della Polizia Municipale, confermando la denuncia del bambino, sono immediatamente accorsi in soccorso della madre, già assistita in precedenza dall’ambulanza chiamata dal piccolo. L’efficacia e l’efficienza delle forze dell’ordine hanno permesso di attivare le procedure necessarie per proteggere la donna e punire il responsabile.

Futuro Sicuro per Madre e Figlio

Il consigliere comunale ha espresso la speranza che la madre e il bambino siano seguiti attentamente dai servizi sociali e dalle forze dell’ordine, al fine di prevenire ulteriori episodi di violenza. L’intervento del giovane eroe di Afragola non solo ha salvato la vita della madre, ma ha anche acceso i riflettori sull’importanza della protezione e del supporto per le vittime di violenza domestica.

Conclusioni

Questo episodio di coraggio e determinazione mette in luce la necessità di sensibilizzare e educare le nuove generazioni sull’importanza di intervenire e segnalare situazioni di violenza. La storia del bambino di Afragola rimarrà un esempio significativo di come anche i più giovani possano fare la differenza in momenti critici, insegnandoci che non si è mai troppo piccoli per essere eroi.

Immagine di archivio

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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