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Il tempo è scaduto: il Comune apre conto donazioni
Il Crollo della Vela Celeste di Scampia: Una Comunità in Crisi
La comunità di Scampia lotta per trovare soluzioni dopo il crollo della Vela Celeste. Il Comune di Napoli ha stanziato 100mila euro per beni di consumo e servizi e ha aperto un conto per donazioni.
Gli Sfollati e la Protesta in Piazza Dante
"Il tempo è scaduto," recita uno striscione sotto il quale oggi pomeriggio circa un migliaio di persone, incluse le famiglie sfollate dal crollo della Vela Celeste, si sono radunate in piazza Dante. La protesta arriva dopo i funerali delle tre vittime, con l’intenzione di mantenere alta la pressione sulle istituzioni locali fino a quando non sarà trovata una soluzione adeguata. Attualmente, il Comune offre un sussidio mensile variabile tra i 400 e i 900 euro per affittare una nuova casa fino a dicembre. Tuttavia, con gli alti costi degli affitti a Napoli, come riusciranno gli sfollati a trovare una sistemazione adeguata?
Incontro con il Sindaco e le Soluzioni Temporanee
Il Comitato Vele ha programmato un incontro con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Al momento, una parte degli sfollati è temporaneamente ospitata nella Facoltà di Scienze Infermieristiche di Scampia, mentre altri si sono rifugiati presso amici o parenti. L’inchiesta giudiziaria sull’incidente, che ha causato tre morti e il ferimento di altre tredici persone, prosegue.
Il Fondo Comunale di Solidarietà
Per sostenere le famiglie colpite, la Giunta comunale ha istituito il "Fondo Comunale di Solidarietà – Per Scampia," stanziando inizialmente 100mila euro. Le risorse saranno destinate all’acquisto di beni di consumo e a prestazioni di servizi per le famiglie coinvolte nel crollo. Questo fondo può accogliere anche donazioni da enti e cittadini privati.
Come Contribuire alle Donazioni
Il Comune di Napoli ha aperto un conto corrente dedicato per le donazioni, garantendo massima trasparenza nell’uso e nella rendicontazione delle risorse.
Per chi volesse contribuire, ecco le coordinate bancarie:
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Filiale: 03496
Via Toledo, 177 – Napoli 80132
Conto corrente: ‘’Comune di Napoli – FONDO COM.LE SOLID.TA’ PER SCAMPIA’’
IBAN: IT64P0306903496100000300143
BIC: BCITITMMXXX
Conclusioni
Mentre la comunità di Scampia si ritrova a combattere per soluzioni immediate e tangibili, le istituzioni lavorano per offrire il supporto necessario. La solidarietà e la collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale sono fondamentali per superare questa crisi.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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