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Napoli, vietate bevande in vetro e plastica nello stadio per la stagione
Il Comune di Napoli ha imposto un divieto alla vendita di bevande in plastica rigida, lattine e vetro per tutta la stagione calcistica, dentro e fuori lo Stadio Maradona. La decisione è stata formalizzata da Palazzo San Giacomo attraverso un’apposita ordinanza.
Dettagli della Nuova Ordinanza
Il divieto di vendita di bevande in vetro, plastica e lattine si applica sia all’interno che nei dintorni dello Stadio Diego Armando Maradona durante l’intera stagione calcistica. Il provvedimento, firmato dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, sarà operativo tre ore prima dell’inizio di ogni incontro e durerà fino a due ore dopo la fine della partita. Per esempio, nel caso di Napoli-Bologna il 25 agosto alle 20:45, il divieto sarà in vigore dalle 17:45 fino alle 00:30 del giorno successivo.
Applicazione e Obiettivi del Divieto
L’ordinanza non rappresenta una novità totale, essendo già stata implementata durante eventi significativi come concerti e partite di cartello. Tuttavia, la novità risiede nel fatto che il divieto sarà applicato in maniera totale, sia per le partite di alto profilo che per quelle meno importanti. Anche gli esercizi pubblici e commerciali nelle aree limitrofe allo stadio dovranno rispettare questa disposizione. La vendita di bevande sarà consentita esclusivamente in bicchieri di plastica leggera o carta, per garantire un migliore controllo dell’ordine e della sicurezza pubblica. La misura è immediatamente esecutiva, iniziando già dal 10 agosto per il terzo turno della Coppa Italia. Ovviamente, il divieto sarà applicabile solo per le gare disputate allo Stadio Maradona e non per trasferte o partite giocate in altre sedi.
Comunicato Ufficiale del Comune
Ecco il comunicato del Comune di Napoli: “Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha emesso un’ordinanza che vieta, per tutta la stagione calcistica 2024/2025, la vendita di bevande in bottiglie, lattine, contenitori di vetro, plastica rigida e tetrapak all’interno dello stadio ‘Maradona’ e presso tutti gli esercizi pubblici e commerciali situati nelle vicinanze. Il divieto inizia tre ore prima dell’inizio di ogni partita e rimane in vigore fino a due ore dopo la conclusione dell’incontro, con l’obiettivo di garantire una migliore gestione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica. Sarà possibile vendere bevande solo in bicchieri di plastica leggera o carta.”
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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