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Clan che controlleranno la città nel 2024
L’Antimafia ha pubblicato la relazione per il primo semestre del 2023 sulla camorra a Napoli, dettagliando la suddivisione dei quartieri tra l’Alleanza di Secondigliano, i Mazzarella e ben 70 gruppi criminali.
Il Contesto della Criminalità a Napoli
La relazione dell’Antimafia offre un quadro complesso della criminalità organizzata a Napoli, una città dove il crimine è strutturato su tre livelli: dal dominio dei "Sistemi" al sottobosco dedito allo spaccio e ai reati predatori. Questo scenario è analizzato nell’ultima Relazione semestrale dell’Antimafia, pubblicata sul sito del Senato della Repubblica, che aggiorna quella di settembre 2023 relativa al secondo semestre del 2022.
La Divisione tra 70 Clan
Nella città di Napoli, l’Antimafia elenca circa 70 clan, tra cartelli, sodalizi criminali e gruppi di camorra. Ai vertici si scontrano due maxi cartelli: l’Alleanza di Secondigliano e i Mazzarella, entrambi orientati verso l’infiltrazione nell’economia legale e negli appalti, raggiungendo una sorta di oligopolio economico e sociale.
Livelli di Criminalità
Il livello intermedio è costituito da una galassia di clan e gruppi criminali, che operano con una certa autonomia ma sotto l’influenza dei due cartelli principali. Al livello più basso troviamo gruppi criminali nascenti, spesso più violenti, che si contendono piccole porzioni di territorio con modalità violente. Questi scontri sono responsabili di numerosi fatti di sangue: nel primo semestre del 2023 si sono registrati 8 omicidi e 14 ferimenti solo nella città di Napoli.
I Clan nel Centro di Napoli
Quartieri Contesi
L’Alleanza di Secondigliano, in particolare il clan Contini, domina nei quartieri centrali come Vicaria, San Carlo All’Arena, San Lorenzo e via Stadera. A Poggioreale, il gruppo di Edoardo ‘o Romano coesiste con il clan Mazzarella, che controlla il settore degli stupefacenti e delle estorsioni ai commercianti ambulanti.
Clan Mazzarella
I Mazzarella esercitano il controllo tramite clan confederati come la famiglia Giuliano. Le aree di influenza includono Forcella, Decumani, Maddalena, Porta Capuana, Porta Nolana e altre zone strategiche del centro di Napoli.
La Camorra dell’Area Nord di Napoli
Dominio dei Licciardi
A Secondigliano, il clan Licciardi mantiene roccaforti storiche e i suoi interessi si estendono oltre i confini regionali e nazionali. Altre famiglie come i Di Lauro, nonostante la detenzione di figure chiave, continuano ad essere operative.
Zone di Scampia e Miano
A Scampia, coesistono vari gruppi criminali come gli Abbinante e i Vanella Grassi, mentre a Miano la situazione rimane frammentata e conflittuale, con tentativi di espansione da parte di altri gruppi come i Roselli.
I Clan di Napoli Est
Clan D’Amico e Cuccaro-Aprea
A San Giovanni a Teduccio, il clan D’Amico, legato ai Mazzarella, si scontra con i gruppi Rinaldi, Reale e Formicola. A Barra, i Cuccaro-Aprea sono noti per la loro capacità militare e il controllo delle piazze di spaccio.
Rivalità a Ponticelli
Ponticelli è teatro di storiche rivalità tra i De Micco-De Martino e i De Luca Bossa-Minichini-Schisa-Casella, anch’essi legati rispettivamente ai Mazzarella e all’Alleanza di Secondigliano.
I Clan dell’Area Occidentale di Napoli
Bagnoli e Pianura
A Bagnoli, il clan Esposito ha sopraffatto il clan D’Ausilio, mentre a Pianura coesistono i cartelli formato dai clan Esposito-Calone-Marsicano e Carillo-Perfetto, entrambi legati all’Alleanza di Secondigliano.
Fuorigrotta e Soccavo
A Fuorigrotta, il clan Troncone si contrappone al cartello Baratto-Volpe-Iadonisi. Nella stessa area, permane attivo il clan Giannelli. A Soccavo, i clan rivali Vigilia e Grimaldi-Scognamillo si contendono il territorio.
Conclusione
La relazione dell’Antimafia per il primo semestre del 2023 offre una panoramica dettagliata della camorra a Napoli, suddividendo la città in aree d’influenza dei vari clan e svelandone le dinamiche interne. La lotta per il controllo delle attività illecite continua a segnare profondamente la realtà napoletana, rendendo cruciali le operazioni delle forze dell’ordine per mantenere la sicurezza pubblica.
Chi Comanda a Napoli Quartiere per Quartiere
Nella relazione dell’Antimafia sono elencati i clan attivi a Napoli e le relative aree di influenza:
- Saltalamacchia: Santa Chiara, piazza Bovio
- Di Lauro: Secondigliano, Rione dei Fiori
- Abbinante-Abete-Notturno-Aprea: Scampia
- Stabile: Piscinola
- Trongone: Rua Catalana, Mezzocannone, via Sedile di Porto
- Ricci, Saltalamacchia, Esposito: Quartieri Spagnoli
- Piccirillo, Frizziero, Cirella: zona Torretta di Chiaia, San Ferdinando, Fuorigrotta
- E molti altri…
Questo dettagliato elenco evidenzia la complessità delle influenze camorristiche nei vari quartieri di Napoli, rendendo evidente l’urgenza di interventi mirati per contrastare la criminalità organizzata in città.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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