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Porterò la medaglia d’oro a Sturno
Sturno in Festa per il Ritorno della Sua Campionessa: Ecco i Preparativi per l’Accoglienza di Silvana Maria Stanco
Il Comune di Sturno si sta organizzando per accogliere al meglio la sua famosa atleta, Silvana Maria Stanco, che presto tornerà in città portando con sé una prestigiosa medaglia.
L’Irpinia Celebra l’Argento Olimpico di Silvana Stanco
La provincia di Avellino è in festa per il successo di Silvana Maria Stanco, che ha conquistato la medaglia d’argento nel tiro a volo alle Olimpiadi di Parigi 2024. Nata a Zurigo ma originaria di Sturno, Silvana è un’atleta delle Fiamme Gialle e rappresenta un grande motivo di orgoglio per la sua comunità.
Festa e Cittadinanza Onoraria in Programma
“Stiamo organizzando una grande festa per il suo ritorno. Le daremo la cittadinanza onoraria che merita", ha dichiarato il sindaco di Sturno, Vito Di Leo. La comunità locale, che ospita la famiglia di Silvana, è in trepidante attesa del suo rientro. Nonostante risieda prevalentemente a Zurigo, l’atleta torna spesso a Sturno dove si allena presso il poligono di tiro a Gesualdo, a pochi chilometri di distanza.
Un Percorso di Sacrificio e Dedizione
Silvana ha descritto la vittoria dell’argento alle Olimpiadi come un’emozione unica e fuori dal normale. Questa medaglia rappresenta una vera e propria rivincita: non convocata per Rio 2016, e quinta a Tokyo 2020, Silvana ha finalmente raggiunto il podio olimpico nella sua disciplina. La sua passione per il tiro a volo è nata in tenera età, sotto la guida del padre. Un episodio significativo racconta che, alla sua prima esperienza al poligono all’età di 15 anni, non riuscì a colpire nemmeno un piattello, ma la sua determinazione nel migliorare l’ha portata a grandi successi.
Obiettivi Futuri: Las Vegas 2028
Nonostante l’argento di Parigi, Silvana non intende smettere di migliorarsi. Anche quando si trova a Sturno, si allena fino a cinque volte al giorno. Il suo sguardo è già rivolto al futuro, con l’obiettivo di raggiungere nuove vette ai Giochi Olimpici di Las Vegas 2028, negli Stati Uniti.
Conclusioni
Il ritorno di Silvana Maria Stanco a Sturno sarà celebrato con una grande festa e il conferimento della cittadinanza onoraria. Il suo percorso di sacrificio e dedizione ha ispirato e continuerà a ispirare molti giovani atleti locali. La città è pronta ad accoglierla come la campionessa che è diventata.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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