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La nuova mappa: aggiornamento 2024

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La nuova mappa: aggiornamento 2024

Nuova Mappa dei Clan della Provincia di Napoli: Il Report dell’Antimafia

Nell’ultima relazione semestrale presentata al Parlamento, l’Antimafia ha fornito una mappa aggiornata dei clan della provincia di Napoli, spesso collegati ai principali cartelli mafiosi della città, come l’Alleanza di Secondigliano e i Mazzarella. Analizziamo nel dettaglio le informazioni fornite per comprendere meglio la situazione attuale.

Cartelli Dominanti e Clan Principali

Secondo il report, la provincia di Napoli continua a essere terra di battaglia tra diversi clan, molti dei quali sono ramificazioni dei principali cartelli criminali della città. Tra i gruppi più strutturati, troviamo i Mallardo, i Moccia di Afragola e gli Amato-Pagano, che controllano diverse aree della periferia nord di Napoli e dei comuni limitrofi.

Situazione nella Provincia Ovest di Napoli

Comuni Coinvolti: Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida, Ischia e Procida

Il principale clan nel Golfo di Pozzuoli è quello dei Longobardi-Beneduce, che continua a mantenere il controllo nonostante numerosi interventi delle forze dell’ordine. Questo gruppo è coinvolto in attività illecite come spaccio di stupefacenti, usura e estorsioni. A Quarto, la cosiddetta "Ala Quartese" mantiene il controllo, mentre a Bacoli e Monte di Procida domina il clan Pariante.

Situazione nella Provincia Nord di Napoli

Comuni Coinvolti: Acerra, Afragola, Arzano, Caivano, Cardito, Casalnuovo, Casandrino, Casavatore, Casoria, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Giugliano in Campania, Grumo Nevano, Marano di Napoli, Melito, Mugnano di Napoli, Qualiano, Sant’Antimo, Villaricca, Volla

Acerra vede la presenza di più gruppi tra cui Andretta, Avventurato, Di Buono e Tedesco. Afragola rimane il feudo del clan Moccia, noto per la sua struttura confederativa. Caivano è caratterizzata da equilibri instabili, con il clan Gallo-Angelino che cerca di prevalere sugli Sautto-Ciccarelli.

Situazione nella Provincia Sud di Napoli

Comuni Coinvolti: Cercola, San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, San Sebastiano al Vesuvio, Torre del Greco, Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase, Pompei, Castellammare di Stabia, Sant’Antonio Abate, Pimonte, Agerola, Penisola Sorrentina, Casola di Napoli, Lettere

La situazione a sud è complessa, con De Luca-Bossa che cerca di espandersi verso Cercola ma trova resistenza da parte dei De Micco-De Martino. A Portici e San Giorgio a Cremano, il controllo è in mano ai Mazzarella. Ercolano è divisa tra i clan Birra-Iacomino e Ascione-Papale.

Situazione nella Provincia Est di Napoli

Comuni Coinvolti: Nola, Saviano, Piazzolla di Nola, Marigliano, Scisciano, Liveri, Palma Campania, San Gennaro Vesuviano, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, San Paolo Belsito, Brusciano, San Vitaliano, Cimitile, Mariglianella, Castello di Cisterna, Pomigliano d’Arco, Cicciano, Roccarainola, Somma Vesuviana, Cercola, Massa di Somma, San Sebastiano al Vesuvio, Sant’Anastasia, Pollena Trocchia

Questa zona è dominata dal clan Fabbrocino, particolarmente attivo in comuni come San Giuseppe Vesuviano, Otaviano e Terzigno. A Pomigliano d’Arco, Mascitelli mantiene il controllo, mentre Sant’Anastasia è contesa tra gli Anastasio e il clan Orefice.

Lista dei Clan e le Loro Zone di Influenza

Ecco un elenco dettagliato dei clan e delle zone di loro influenza nella provincia di Napoli:

  • Amato-Pagano: Secondigliano, Melito, Mugnano, Arzano, Casavatore
  • Anastasio: Sant’Anastasia
  • Andretta: Acerra
  • Avventurato: Acerra
  • Di Buono: Acerra
  • Tedesco: Acerra
  • Longobardi-Beneduce: Pozzuoli, Quarto
  • Pariante: Bacoli, Monte di Procida
  • Moccia: Afragola, Caivano, Cardito, Casoria, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Cimitile, Nola
  • Gallo-Angelino: Caivano
  • Mallardo: Giugliano in Campania, Qualiano, Villaricca
  • Ferrara-Cacciapuoti: Villaricca
  • Amato-Pagano: Mugnano, Melito
  • Nuvoletta: Marano di Napoli
  • Polverino-Orlando: Marano di Napoli
  • Veneruso-Rea: Casalnuovo, Volla

Questa dettagliata analisi offre una panoramica chiara della situazione criminale nella provincia di Napoli, evidenziando le complessità e i continui cambi di potere tra i diversi gruppi.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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