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Trovato con mezzo chilo di droga mentre camminava per strada

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Trovato con mezzo chilo di droga mentre camminava per strada

Un uomo di 35 anni, identificato come Emanuele Arillo, ha tentato invano di sfuggire alla cattura nei pressi di una nota piazza di spaccio gestita da un nuovo gruppo criminale nel quartiere di Napoli Ovest. L’arresto è avvenuto a pochi passi dal luogo di spaccio, risultato sotto il controllo di una nascente organizzazione camorristica.

Arresto e dettagli della cattura

La droga sequestrata dai poliziotti a Pianura

I poliziotti del commissariato di Pianura hanno fermato Emanuele Arillo, un napoletano con precedenti penali legati allo spaccio, nelle vicinanze della piazza di spaccio. L’uomo, cognato di quello che è considerato dalle forze dell’ordine come il capo della nuova “paranza dei bambini” nel quartiere di Pianura, è stato sorpreso con droga e contanti addosso. Questa nuova “paranza” è il gruppo di camorra che ha recentamente guadagnato potere nella zona di Napoli Ovest.

Dettagli dell’arresto: Arillo fermato con mezzo chilo di droga

Nella tarda serata del 1° agosto, Arillo era stato avvistato in via Napoli. Accortosi della presenza della polizia, aveva tentato di fuggire senza successo. Gli agenti lo hanno rapidamente raggiunto e bloccato, per poi perquisirlo. Durante la perquisizione, sono state trovate nove bustine di marijuana, per un peso complessivo di circa 462 grammi. Inoltre, aveva con sé 120 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio. Ora, dovrà rispondere al reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Il nuovo clan di Pianura

Il fermo è avvenuto nelle vicinanze di una piazza di spaccio ritenuta sotto il controllo di un emergente clan criminale di Pianura. Si sospetta che il gruppo sia diretto da un giovane di 21 anni, con esperienza nel clan Marsicano-Esposito, dal quale si è poi distaccato per assumere il controllo di diverse zone di spaccio nel quartiere. Attualmente, il giovane dirigente sarebbe affiancato da una decina di affiliati, per lo più tra i 17 e i 19 anni. Questa nuova “paranza dei bambini” sembra aver trovato terreno fertile a seguito degli arresti dei leader e dei membri dei clan Marsicano-Esposito e Carillo-Perfetto. Tuttavia, la loro struttura poco organizzata e la mancanza di legami con altri gruppi criminali sono compensati da un uso sproporzionato della violenza.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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