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Parcheggio fino a 30 euro durante le partite importanti

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Parcheggio fino a 30 euro durante le partite importanti

L’Impresa Abusiva dei Parcheggiatori tra Chiaia, Vomero e Centro Storico

Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi a Napoli non conosce sosta e si estende in modo capillare tra le zone più affollate della città come Chiaia, il centro storico, il Vomero, ma anche aree periferiche come Poggioreale, Posillipo, Fuorigrotta e lo Stadio Maradona. In particolare, durante le partite di Champions League, i prezzi per parcheggiare possono raggiungere anche i 30 euro.

Parcheggiatori Abusivi: Un Business Milionario

Da Chiaia e Posillipo fino a Poggioreale e Fuorigrotta, attraversando il centro storico e il Vomero, i parcheggiatori abusivi monopolizzano i punti strategici della città. Questo mercato nero dei parcheggi frutta migliaia di euro al giorno ed è sostenuto da minacce e aggressioni verso chi non paga. Dal primo dell’anno, i carabinieri hanno effettuato 323 denunce contro individui, molti dei quali risultano anche coinvolti in truffe sul reddito di cittadinanza. La maggior parte è soggetta al Dacur, il provvedimento che vieta l’accesso alle aree urbane emesso dall’Autorità di pubblica sicurezza.

Tariffe e Zone Critiche

I parcheggiatori abusivi seguono la movida e gli eventi cittadini, applicando tariffe variabili per l’occupazione di stalli pubblici. Si parte da prezzi fissi in nero: 5 euro per i scooter e 10 euro per le auto. Tuttavia, le tariffe possono salire drasticamente in luoghi come la terrazza di Posillipo o lo stadio Maradona. Durante le partite o i concerti, nella zona che va da Parco San Paolo fino a via Leopardi, i prezzi oscillano tra i 15 e i 20 euro, arrivando anche a 30 euro nei casi di eventi di grande richiamo come le partite della Champions League.

Aree di Maggiore Incidenza

Oltre allo stadio, un altro punto nevralgico è il cimitero di Poggioreale, dove i parcheggiatori abusivi approfittano dell’afflusso di persone che visitano i defunti, soprattutto durante il giorno dei morti a novembre, imponendo tariffe maggiorate.

Interventi delle Autorità

Recentemente, i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno eseguito misure cautelari nei confronti di 11 persone sospettate di associazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori, azioni mirate a sostenere il clan Contini, parte dell’Alleanza di Secondigliano. Le indagini hanno rivelato come la gestione del business dei parcheggiatori abusivi sia parte di una più vasta struttura verticistica del clan, coinvolta nelle decisioni strategiche ed economiche di questo vero e proprio impero del parcheggio illegale.

Conclusioni

L’attività dei parcheggiatori abusivi rappresenta un serio problema di legalità e sicurezza per la città di Napoli. Le autorità continuano a lavorare per contrastare questo fenomeno dilagante, ma le sfide rimangono molteplici. Un intervento deciso e coordinato è indispensabile per restituire ordine e legalità nelle strade della città.


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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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