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Cosa diavolo vuoi da me?

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Inseguimento Notturno e Colluttazione: 14enne Arrestato in Piazza Dante

Nella notte scorsa, un ragazzo è stato intercettato in piazza Dante. Il giovane, già segnalato per tentata rapina e possesso di un manganello telescopico, si trovava nuovamente al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine.

Giovane Fermato in Piazza Dante con Scooter e Coltello

Un quattordicenne è stato fermato dai carabinieri mentre guidava uno scooter nell’area pedonale di piazza Dante, in possesso di un coltello. Dopo un breve inseguimento e una colluttazione, il giovane ha affrontato il carabiniere che lo aveva bloccato con parole dure: "Già mi hai fermato. Che cazzo vuoi da me?". Solo poche settimane fa, il ragazzo era stato segnalato al Tribunale per i Minorenni per rapina a mano armata. Inoltre, era stato trovato in possesso di un manganello telescopico alcuni mesi fa dallo stesso carabiniere.

Dinamica dell’Inseguimento

Durante la notte, i carabinieri della Compagnia Centro hanno intercettato due giovanissimi su uno scooter senza casco nell’area pedonale di piazza Dante. Al momento dell’alt, il conducente ha urtato i carabinieri con lo scooter, lo ha abbandonato e ha tentato la fuga a piedi, gettando via un coltello nel processo. Il 14enne è stato bloccato in via Salita Tarsia e, riconosciuto uno dei carabinieri, ha iniziato a insultarlo e minacciarlo, avendo già avuto precedenti con lui.

Denuncia e Sequestro dello Scooter

Il giovane è stato denunciato per porto abusivo di arma bianca, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. Poco dopo l’intervento degli agenti, i genitori del ragazzo sono arrivati sul posto. Il padre, mortificato, ha rimproverato duramente suo figlio e si è scusato con i carabinieri. Lo scooter è stato sequestrato, e l’altro ragazzo che era sul veicolo è stato affidato ai suoi genitori.

Precedenti per Rapina e Possesso di Armi

Non è la prima volta che il quattordicenne finisce nei guai. A metà luglio, quando aveva ancora 13 anni, era stato fermato dai carabinieri per tentata rapina a mano armata. Il giovane aveva infatti minacciato con una pistola una ragazza vicino alla stazione della metropolitana di Montesanto per rubarle il cellulare. Gli agenti lo avevano rintracciato mentre tentava di distruggere l’arma, poi risultato essere un giocattolo. Inoltre, qualche mese prima, lo stesso carabiniere dell’inseguimento lo aveva fermato per un controllo trovandogli un manganello telescopico.

Questo nuovo episodio mette in luce la recidività del giovane e sottolinea l’importanza dell’intervento tempestivo delle forze dell’ordine per prevenire ulteriori crimini.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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