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Napoli: cimiteri chiusi ad agosto per carenza personale, stop funerali

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Napoli: cimiteri chiusi ad agosto per carenza personale, stop funerali

Chiusura Rotativa dei Cimiteri Periferici a Napoli: Sindacati in Rivolta, Santagada Aperto al Dialogo

A Napoli, dal 16 al 24 agosto 2024, i cimiteri periferici verranno chiusi a rotazione a causa della carenza di personale, provocando forti proteste da parte dei sindacati. L’assessore ai Cimiteri, Vincenzo Santagada, si dice sorpreso dalle contestazioni, ma rimane disponibile al confronto.

Motivi della Chiusura Rotativa

A partire dal 1 agosto 2024, molte operazioni cimiteriali come esumazioni, estumulazioni e trasferimento dei resti mortali erano già state sospese fino alla fine del mese. Tuttavia, dal 16 al 24 agosto, alcuni cimiteri periferici verranno completamente chiusi a causa dell’insufficiente personale disponibile. Le salme saranno conservate nelle celle frigorifere del deposito del Cimitero Nuovissimo, fino alla ripresa delle attività.

Sindacati in Rivolta: "Non era mai accaduto"

Le organizzazioni sindacali come Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno reagito con forte disapprovazione alla decisione, affermando che una chiusura del genere non si era mai verificata prima d’ora. In particolare, i segretari sindacali hanno evidenziato come il degrado delle condizioni dei cimiteri e la mancanza di personale abbiano aggravato una situazione già critica.

Lista dei Cimiteri Coinvolti

Di seguito, il calendario delle chiusure a rotazione dei cimiteri periferici di Napoli:

  • Pianura Lotto 4: 17 e 24 agosto
  • Soccavo Lotto 4: 17 e 24 agosto
  • Chiaiano Lotto 4: 19 agosto
  • Secondigliano Lotto 4: 16 agosto
  • Miano Lotto 4: 22 agosto
  • Pianto Lotto 1: 20 agosto
  • San Giovanni Lotto 3: 20 agosto
  • Ponticelli Lotto 3: 22 agosto
  • Barra Lotto 3: 16 e 23 agosto

Dichiarazioni dell’Assessore Santagada

Intervistato da Fanpage.it, l’assessore Vincenzo Santagada ha espresso sorpresa riguardo alle proteste sindacali, sottolineando la sua disponibilità al dialogo. Santagada ha già proposto di destinare alcune unità del personale dell’area ambiente al servizio cimiteri, ma ribadisce che il dialogo con i lavoratori continuerà per cercare soluzioni adeguate ai numerosi problemi presenti.

Comune e Mancanza di Risorse

Il provvedimento di chiusura rotativa, emesso il 2 agosto, segue un ordine di servizio del 30 luglio che ha ribadito l’ottimizzazione delle scarse risorse umane disponibili. Le imprese funebri non potranno svolgere le attività di polizia mortuaria per le giornate indicate nel calendario delle chiusure, e le salme dovranno essere temporaneamente trasferite al deposito del Cimitero Nuovissimo.

La Nota dei Sindacati

Il comunicato sindacale firmato da Luciano Nazzaro, Danilo Criscuolo (Fp Cgil), Agostino Anselmi e Giuseppe Ratti (Cisl Fp), Annibale De Bisogno e Ida Grassia (Uil Fpl), critica aspramente la chiusura dei cimiteri. Si tratta di una misura che tocca profondamente la cultura napoletana, legata al culto della memoria dei defunti. La chiusura rappresenta non solo una mancanza di rispetto verso i cari scomparsi, ma anche una ferita per l’intera comunità.

L’Appello ai Cittadini e al Sindaco

I sindacati chiedono un intervento tempestivo del Sindaco affinché vengano assunti subito nuovi sorveglianti, a seguito della conclusione delle procedure concorsuali. Sollecitano l’invio di un numero congruo di sorveglianti per garantire l’apertura regolare dei cimiteri e il rispetto dei diritti dei cittadini. La richiesta mira a ristabilire un servizio essenziale e rispettare la memoria dei defunti napoletani.

Conclusioni

La questione della chiusura dei cimiteri a Napoli solleva un dibattito intenso riguardo alla gestione delle risorse e al rispetto delle tradizioni culturali. Mentre i sindacati richiedono un intervento immediato, l’assessore Santagada manifesta la propria apertura al dialogo, cercando soluzioni efficaci per una problematica di grande rilevanza sociale.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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