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Vesuvio in fiamme: Vigili del Fuoco intervengono a Torre del Greco e Trecase
Il Vesuvio continua a bruciare. Le squadre dei vigili del fuoco del Comando Provinciale di Napoli sono impegnate da domenica 4 agosto 2024 per domare due incendi: uno situato in via Montagnella a Torre del Greco e l’altro tra i comuni di Trecase e Boscotrecase, da via Cifelli.
Operazioni di spegnimento con aerei e forze a terra
L’intervento sul Vesuvio coinvolge un’ampia mobilitazione di mezzi e personale. I vigili del fuoco, coordinati dal Comandante Michele Mazzaro, stanno operando con cinque squadre a terra e l’ausilio di mezzi aerei antincendio. Sul posto sono giunti due Canadair (CAN 21 da Capodichino e CAN 24 da Ciampino), un elicottero dei vigili del fuoco denominato DRAGO 71 da Pontecagnano e un elicottero regionale in convenzione, noto come LIMA, da Benevento. Secondo quanto riferito a Fanpage.it da fonti qualificate, la situazione è sotto controllo, senza registrare feriti né danni materiali.
Interventi in continuo corso per bonifiche
Le operazioni di spegnimento continuano anche oggi, con l’ausilio dei mezzi aerei per completare le attività di estinzione e iniziare le successive bonifiche. La gestione di questi incendi ha rappresentato un’enorme sfida per i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Napoli nella giornata del 4 agosto. Gli interventi anti-incendio si sono aggiunti alle altre operazioni di routine e urgenze che i vigili del fuoco devono affrontare per svolgere il loro compito istituzionale.
Altri interventi dei vigili del fuoco
I vigili del fuoco sono stati chiamati anche per gestire una situazione critica sulla Tangenziale di Napoli. A causa di una frana, il tratto Pozzuoli via Campana-Cuma è stato chiuso per alcune ore, obbligando all’intervento immediato per la messa in sicurezza. La tratta è stata poi riaperta in serata con due corsie disponibili per la circolazione.
L’estate 2024 ha visto un’intensa attività di emergenze ambientali e urbane, ma le squadre delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco sono state pronte a rispondere con rapidità ed efficienza.
Foto: Fanpage.it
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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