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Carabiniere salva uomo a Baia Domizia, Meloni: “Complimenti”

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Carabiniere salva uomo a Baia Domizia, Meloni: “Complimenti”

Il maresciallo Caputo ha salvato un uomo che stava annegando. Nello stesso giorno, il collega Caterino e il figlio hanno tratto in salvo tre giovani a Mondragone, Caserta.

L’eroico salvataggio del maresciallo Caputo

Era al mare con la sua famiglia quando ha visto un uomo in difficoltà, annaspando tra le onde. Senza esitare, Francesco Caputo, maresciallo dei Carabinieri fuori servizio, si è tuffato in mare. Raggiunto l’uomo, lo ha portato a riva, salvandogli la vita. L’incidente è avvenuto il 4 agosto a Baia Domizia, in provincia di Caserta. Il primo ministro Giorgia Meloni ha elogiato Caputo sui social media, scrivendo: “Complimenti, Francesco”.

Il racconto della moglie su Facebook

L’episodio, accaduto intorno alle 15:50 presso il lido Mareblu, è stato condiviso sui social dalla moglie del maresciallo, Ilaria Grimaldi. In un post nel gruppo Facebook “Ami Baia Domizia… Amiamo BD”, ha raccontato l’accaduto, sottolineando la reazione umile del marito ai ringraziamenti ricevuti. Caputo ha dichiarato che non considera il suo gesto un atto eroico, ma una “normalità assoluta” per un carabiniere. “Sei una stella, amore mio”, ha concluso Grimaldi nel suo messaggio.

Il riconoscimento del premier Meloni

Oggi, il premier Giorgia Meloni ha pubblicato un messaggio di elogio su X, accompagnato da una fotografia del maresciallo. Il riconoscimento pubblico del premier sottolinea il valore del gesto eroico compiuto da Caputo.

Carabiniere salva uomo in mare a Baia Domizia

Un uomo in difficoltà stava per annegare a Baia Domizia, ma l’intervento coraggioso di Francesco Caputo lo ha salvato da una fine tragica. Il carabiniere fuori servizio ha risposto alla riconoscenza della famiglia dell’uomo salvato con parole modeste: “Non è un atto eroico per un carabiniere, ma una normalità assoluta.” Complimenti, Francesco.

Il salvataggio di tre ragazzi a Mondragone

La stessa giornata ha visto un altro atto di coraggio a Mondragone. Cipriano Caterino, maresciallo maggiore in servizio presso la base dell’Aeronautica Militare di Grazzanise, ha collaborato con il figlio 19enne, Antonio Caterino, per salvare tre quattordicenni che stavano rischiando di annegare a causa del mare agitato. Antonio, studente universitario e bagnino in un lido di Mondragone, insieme al padre è riuscito a portare i ragazzi in salvo, dimostrando grande prontezza e capacità.

Reazioni e considerazioni

Gli episodi raccontati mettono in luce il valore e la dedizione quotidiana dei carabinieri, anche fuori servizio. Questi gesti, benché definiti “normalità assoluta” dagli stessi protagonisti, rappresentano atti di eroismo e altruismo che meritano di essere riconosciuti e celebrati.

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Deceduta in ospedale dopo ore di attesa per il ricovero: indagati 17 medici a Sarno

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Deceduta in ospedale dopo ore di attesa per il ricovero: indagati 17 medici a Sarno

La Procura di Nocera Inferiore, situata in provincia di Salerno, sta indagando sulla morte di una donna di 79 anni avvenuta all’ospedale di Sarno. Secondo i familiari, la donna avrebbe atteso due ore prima di essere ricoverata.

I Medici Coinvolti nell’Indagine

In risposta alla tragica morte di A. M., la 79enne deceduta nel Pronto Soccorso dell’ospedale “Martiri di Villa Malta” di Sarno lo scorso 17 agosto, la Procura di Nocera Inferiore ha iscritto diciassette medici nel registro degli indagati. Questo passo è un atto dovuto per consentire gli accertamenti e l’autopsia, prevista per questa settimana. Attualmente, l’accusa formulata è quella di omicidio colposo.

Le Condizioni della Paziente

La donna era stata portata in ospedale nella mattinata, accusando forti dolori addominali che non erano diminuiti nemmeno dopo l’assunzione di farmaci prescritti dal medico di base. Dopo essere stata sottoposta al triage, avrebbe atteso circa due ore prima di essere trasferita in reparto, dove le sue condizioni sarebbero rapidamente peggiorate fino al decesso. I familiari della defunta hanno denunciato la lunga attesa prima del ricovero ai carabinieri di Sarno.

L’inchiesta della procura mira a verificare se siano stati rispettati tutti i protocolli e se vi siano state eventuali negligenze o imperizie da parte del personale sanitario. L’autopsia sarà cruciale per determinare le cause del decesso e comprendere se l’attesa denunciata dai familiari abbia contribuito in qualche modo alla morte della donna.

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Raid armato in pizzeria a Castellammare, minacciano cassiera e scappano sparando in aria

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Raid armato in pizzeria a Castellammare, minacciano cassiera e scappano sparando in aria

Malviventi fuggiti con il Bottino

Una rapina a mano armata ha scosso una pizzeria di Castellammare di Stabia, dove i malviventi hanno minacciato i dipendenti con una pistola prima di fuggire col bottino, esplodendo un colpo in aria durante la fuga. Le indagini sono attualmente in corso a cura dei carabinieri.

La Dinamica della Rapina

I malviventi sono entrati nella pizzeria, che a quell’ora era piena di clienti, intorno alle 21:00 di mercoledì 21 agosto 2024. Hanno immediatamente puntato la pistola in faccia alla cassiera e alla figlia del titolare, diffondendo il terrore tra i dipendenti e gli avventori. Dopo essersi fatti consegnare l’incasso giornaliero, stimato attorno ai 500 euro, sono fuggiti. Durante la fuga, hanno esploso un colpo d’arma da fuoco in aria, ma per fortuna non ci sono stati feriti. Tuttavia, la figlia del titolare, fortemente scossa, ha avuto un malore ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale.

Indagini in Corso

I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia stanno attivamente indagando sul caso. Sono stati già ascoltati i testimoni presenti al momento della rapina e non si esclude la possibilità di acquisire i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire in dettaglio la dinamica degli eventi e identificare i responsabili. La Prefettura di Napoli ha deciso di intensificare i controlli delle forze dell’ordine in tutta la provincia per prevenire ulteriori episodi di crimine.

Questa vicenda ha generato grande apprensione e paura tra il personale della pizzeria e i suoi clienti, mettendo in evidenza l’urgenza di adottare misure di sicurezza più stringenti per proteggere i cittadini e le attività locali.

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Proibito nuotare nelle spiagge di Capaccio Paestum, Torre Annunziata, Torre del Greco ed Ercolano

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Proibito nuotare nelle spiagge di Capaccio Paestum, Torre Annunziata, Torre del Greco ed Ercolano

La balneazione è vietata in alcune spiagge della Campania a causa del superamento dei limiti microbiologici. Arpac ha dichiarato che i superamenti sono legati al maltempo e che verranno effettuati nuovi controlli durante il weekend.

Spiagge Interessate

La balneazione è stata vietata in diverse spiagge della Campania a causa dell’inquinamento del mare. Le località colpite sono Torre del Greco, Torre Annunziata, Ercolano e Capaccio. La comunicazione di Arpac è arrivata proprio nel cuore dell’estate, con le spiagge affollate di turisti. Secondo Stefano Sorvino, presidente di Arpa Campania, i limiti dei parametri microbiologici sono stati superati a seguito delle piogge intense di lunedì e martedì. In specifico, lo sforamento riguarda parametri microbiologici come la presenza di batteri Escherichia coli.

Le spiagge interdette alla balneazione includono:

  • Ercolano: tratto ex bagno Risorgimento
  • Torre Annunziata: tratti Villa Tiberiade, lido Azzurro, Spiaggia Molo Ponente
  • Capaccio Paestum: tratti Villaggio Merola, Casina D’Amato, Ponte di Ferro, Torre di Paestum, Foce Acqua dei Ranci
  • Torre del Greco: tratti Litoranea Nord, Litoranea Sud, Stazione Santa Maria La Bruna

Cause e Monitoraggio

Molto probabilmente gli sforamenti sono stati causati dagli eventi meteorologici recenti. La pioggia intensa ha portato detriti e sporcizia dai canali verso il mare, aggravando la situazione. Le autorità locali sono state invitate a emanare ordinanze per interdizione alla balneazione e a richiedere controlli straordinari, che verranno eseguiti tra domani e sabato. Se le condizioni meteorologiche rimarranno normali, ci si aspetta che la conformità delle acque verrà ristabilita.

Secondo Sorvino, si tratta di un problema contingente e temporaneo dovuto ai cambiamenti climatici che hanno causato violenti fenomeni meteorologici. I controlli ordinari di Arpac seguono un programma obbligatorio stabilito per legge per tutelare la salute pubblica. In queste circostanze speciali, però, essi possono essere integrati con monitoraggi straordinari e suppletivi, compatibilmente con le possibilità organizzative.

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