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Coniugi arrestati per truffa, auto parente incendiata: ipotesi link
Arresto di Due Coniugi a Napoli e Incendio di un’Auto: Vendetta o Coincidenza?
Potrebbe esserci un legame tra l’arresto di una coppia a Napoli e l’incendio che ha distrutto l’auto di un loro parente. Questo evento potrebbe essere interpretato come una ritorsione pianificata.
Immagine di repertorio
Arresto per Truffa con Phishing
Marito e moglie, gestori di un’attività commerciale ad Agnano, un quartiere della periferia Ovest di Napoli, sono stati arrestati all’inizio di agosto per una serie di truffe che hanno colpito circa una quarantina di persone. Fanpage.it ha appreso da fonti qualificate che, pochi giorni dopo l’arresto, l’auto di un loro parente è stata distrutta da un incendio notturno. Sebbene i due episodi possano sembrare scollegati, potrebbero avere un nesso legato alle dinamiche criminali del quartiere. La Polizia di Stato sta indagando su entrambi i casi.
Indagine della Polizia Postale
La misura cautelare per i coniugi è stata emessa nell’ambito di un’indagine condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Genova e Napoli, sotto la direzione della Procura di Genova. Gli arrestati sono accusati di truffa, sostituzione di persona e accesso abusivo a un sistema informatico. Un terzo complice sarebbe stato denunciato per gli stessi reati. Secondo gli inquirenti, i due avrebbero utilizzato la tecnica del phishing per truffare le vittime, facendosi credere rappresentanti di Poste Italiane.
Il Metodico Falso SMS di Poste Italiane
L’indagine è partita da due denunce simili presentate alla Polizia Postale di Genova. Le vittime hanno ricevuto un SMS apparentemente inviato da Poste Italiane, che le avvisava di un accesso anomalo al loro conto. Il messaggio reindirizzava a un sito web che imitava quello di Poste Italiane, dove veniva chiesto di inserire le credenziali di accesso. Successivamente, i truffatori hanno contattato le vittime telefonicamente, facendo apparire il numero del chiamante come quello di Poste Italiane o della Polizia Postale (utilizzando la tecnica dello spoofing), convincendole così a trasferire denaro su un nuovo conto corrente che era sotto il controllo dei truffatori.
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L’incendio dell’Auto ad Agnano: Coincidenze o Ritorsione?
Nelle prime ore del 3 agosto, appena poche ore dopo la notizia degli arresti, un’auto è stata trovata in fiamme mentre era parcheggiata ad Agnano. La Polizia di Stato è intervenuta sul posto e, dalle indagini, è emerso che il veicolo apparteneva a un parente dei coniugi arrestati. Anche se al momento l’incendio potrebbe essere attribuito a un guasto elettrico, non ci sono prove concrete che suggeriscano altre cause. Tuttavia, la vicinanza temporale con l’arresto potrebbe far pensare che si tratti di una ritorsione da parte di qualcuno venuto a conoscenza delle truffe e che potrebbe aver richiesto una parte del denaro rubato.
La Polizia di Stato continua con gli accertamenti, cercando di chiarire se l’incendio dell’auto sia realmente una coincidenza oppure se c’è un connesso intento di vendetta personale.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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