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Arrestati due pescatori di frodo

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Arrestati due pescatori di frodo





Operazione Anti-Pesca di Frodo: 1000 Ricci di Mare Salvati alla Gaiola


Blitz Anti-Pesca di Frodo: Salvati Oltre 1000 Ricci di Mare alla Gaiola

Il 6 agosto 2024, alle 2:00, la Guardia di Finanza insieme al personale dell’Area Marina Protetta della Gaiola ha effettuato un blitz contro la pesca di frodo dei ricci di mare. Due pescatori sono stati colti in flagranza di reato, con oltre 1000 esemplari, alcuni ancora in fase giovanile, prontamente recuperati e liberati in mare. “Scongiurata una mattanza”, ha dichiarato l’AMP.

Blitz contro la Pesca Illegale di Ricci di Mare

Nel corso di un’operazione congiunta, la Guardia di Finanza e gli addetti dell’Area Marina Protetta della Gaiola hanno sorpreso e fermato due pescatori di frodo nel Parco Sommerso della Gaiola. I responsabili erano intenti a raccogliere illegalmente oltre 1000 esemplari di ricci di mare (circa 50 kg), molti dei quali ancora in fase giovanile. L’operazione è il risultato di giorni di appostamenti notturni e monitoraggio delle telecamere di videosorveglianza del Parco.

Cattura e Liberazione dei Ricci di Mare

Il personale del Parco Sommerso della Gaiola ha avvistato i pescatori mentre utilizzavano una piccola barca senza luci, con un sub in immersione collegato tramite un sistema di aerazione ombelicale. La Guardia di Finanza di Mergellina, avvisata immediatamente, è intervenuta con una motovedetta sorprendendo i pescatori in flagranza di reato nella Zona A di riserva Integrale.

Recupero e Analisi del Pescato

Dopo l’intervento della Guardia di Finanza, gli operatori subacquei del Parco hanno recuperato il pescato che era stato nascosto tra le rocce. Circa 1000 ricci di mare, di dimensioni tra i 2 e i 4 cm e ancora in fase giovanile, sono stati liberati in mare. Il personale scientifico dell’Area Marina Protetta ha confermato che moltissimi degli esemplari catturati appartenevano alla specie Paracentrotus lividus, protetta dal Protocollo SPAMI e soggetta a regolamentazione dal Decreto Ministeriale del 12 gennaio 1995.

Sensibilizzazione e Tutela della Specie

Il Parco Sommerso della Gaiola continua la sua opera di sensibilizzazione, rivolgendosi anche ai ristoratori per eliminare piatti a base di ricci di mare dai loro menù. Il video dell’operazione è stato pubblicato sui canali social dell’Area Marina Protetta. La pesca illegale di ricci di mare sta diventando un problema allarmante, soprattutto a causa della crescente richiesta nel settore della ristorazione per piatti come gli spaghetti ai ricci di mare. Grazie alle operazioni di controllo e sensibilizzazione, è possibile sperare in una maggiore tutela della specie.

Fonte: Fanpage


Ricci di mare pescati nel Parco Sommerso di Gaiola, 2 napoletani denunciati

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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