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In scooter con moglie e bimba senza casco: folle inseguimento

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In scooter con moglie e bimba senza casco: folle inseguimento

Arrestato 23enne a Torre del Greco per Resistenza a Pubblico Ufficiale

Un giovane di 23 anni è stato arrestato dai carabinieri a Torre del Greco, in provincia di Napoli, dopo un pericoloso inseguimento che si è concluso dopo circa 2 chilometri. Il giovane era in sella a uno scooter in compagnia della moglie e della figlia piccola.

La Fuga Disperata

Quando Vincenzo Virgi, il 23enne arrestato, ha notato una pattuglia dei carabinieri, ha subito capito che non sarebbe riuscito a evitare un controllo. Nonostante avesse con sé la moglie e la figlia di appena 5 anni, entrambe senza casco, ha deciso di fuggire a tutta velocità. La folle corsa attraverso le strade di Torre del Greco, in provincia di Napoli, ha avuto inizio e si è conclusa solo dopo due chilometri, culminando con l’arresto del giovane per resistenza a pubblico ufficiale.

L’Inizio dell’Inseguimento

L’incidente è avvenuto la mattina del 6 agosto, precisamente in via Montedoro. Mentre i carabinieri della Sezione Radiomobile di Torre del Greco erano fermi al margine della carreggiata per un controllo di routine, hanno notato il ragazzo avvicinarsi in scooter. La presenza di una donna e di una bambina senza casco non è passata inosservata. Quando è stato dato l’ordine di fermarsi, Virgi ha reagito accelerando improvvisamente, mettendo in pericolo la vita delle sue accompagnatrici e iniziando un pericoloso inseguimento.

L’Intervento dei Carabinieri

Consapevoli del rischio elevato, i carabinieri hanno avviato l’inseguimento con la massima prudenza. Un movimento azzardato avrebbe infatti potuto causare la caduta della famiglia sull’asfalto. Seguendo il giovane a distanza di sicurezza, i militari sono riusciti a non perderlo di vista e, dopo due chilometri, hanno trovato il momento giusto per bloccarlo in sicurezza.

La Conclusione dell’Inseguimento e l’Arresto

Dopo essere stato fermato, Vincenzo Virgi è stato immediatamente arrestato. Attualmente si trova agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. L’intervento tempestivo e prudente dei carabinieri ha evitato che l’inseguimento si trasformasse in tragedia per la giovane famiglia.

Questi avvenimenti hanno evidenziato ancora una volta l’importanza del rispetto delle norme di sicurezza stradale e delle misure di protezione, come l’uso del casco, per prevenire gravi incidenti.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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