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Rubati i rubinetti alla Municipalità di Pianura: uffici allagati
Raid Vandalici nella Sede del Comune di Napoli a Pianura
La sede del Comune di Napoli situata a Pianura è stata bersaglio di numerosi atti vandalici nel mese di luglio, con danni stimati fino a 48mila euro. Per prevenire futuri atti di vandalismo, saranno installate grate alle finestre della struttura.
Rubinetti Rubati e Bagni Distrutti
Durante l’incursione vandalica, i responsabili hanno rubato i rubinetti dei bagni all’interno della sede della IX Municipalità di Pianura. Di conseguenza, anche lavandini e WC sono stati distrutti, causando l’allagamento degli uffici. Il Comune di Napoli è stato quindi costretto a prendere misure urgenti per riparare i danni e rafforzare la sicurezza, tra cui l’installazione di inferriate alle finestre. Questa azione è stata formalizzata con una delibera urgente per garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza nella sede comunale, un luogo che è stato definito "oggetto di atti vandalici e furto della rubinetteria dai servizi igienici".
Incursioni nel Mese di Luglio
Nel luglio 2024, i dipendenti della Sede Municipale di Pianura hanno segnalato al Direttore della Municipalità diverse incursioni vandaliche. Gli ignoti responsabili hanno rubato la rubinetteria e distrutto vari apparecchi igienico-sanitari, danneggiando anche porte e finestre. Le autorità di Polizia e i Carabinieri sono intervenuti per eseguire i necessari accertamenti. L’asportazione della rubinetteria ha causato un grave allagamento, rendendo indispensabile la chiusura dei servizi igienici.
Misure di Sicurezza: Installazione di Grate alle Finestre
Per prevenire futuri atti di vandalismo, il Comune di Napoli ha deciso di rafforzare i sistemi di sicurezza della sede. Oltre alle riparazioni necessarie, verranno installate delle inferriate metalliche di protezione agli infissi. Queste misure sono destinate a proteggere non solo la struttura fisica, ma anche i documenti sensibili custoditi all’interno della sede. I lavori previsti includono la posa in opera di nuovi apparecchi igienico-sanitari con accessori, la rubinetteria, il ripristino dell’impianto idraulico e delle superfici danneggiate, comprese pareti e pavimenti. Inoltre, verranno sostituiti alcuni infissi esterni danneggiati e installate inferriate di protezione alle finestre.
L’intervento mira a ridare funzionalità e sicurezza alla sede municipale danneggiata, con l’obiettivo di prevenire future incursioni vandaliche e proteggere gli ambienti di lavoro e la documentazione sensibile.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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