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Bambine ferite nel crollo di Scampia: appello degli zii a Meloni

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Bambine ferite nel crollo di Scampia: appello degli zii a Meloni

Il Crollo della Vela Celeste a Scampia: Un Appello Disperato

Il drammatico crollo della Vela Celeste a Scampia del 22 luglio 2024 ha lasciato un segno indelebile sulle vite delle famiglie coinvolte. Due delle sette bambine ferite nell’incidente sono state recentemente dimesse dall’ospedale Santobono, ma per loro, il rientro a casa è solo un altro capitolo doloroso. Le loro madri sono ancora ricoverate e l’assurda tragedia le ha lasciate senza un tetto.

Appello al Presidente del Consiglio

Giuseppe e Francesco Russo, zii delle due bambine dimesse, si trovano in una situazione disperata. Attraverso una lettera, hanno richiesto l’intervento del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché possa offrire un sostegno concreto alle famiglie coinvolte. Gli uomini si sono rivolti all’avvocato Angelo Pisani per inoltrare questa richiesta urgente. "Chiediamo che lo Stato prenda iniziative urgenti per aiutare le nostre famiglie, come è stato fatto per Caivano. Abbiamo bisogno di aiuti veri e immediati" affermano nella loro missiva.

Vite Sconvolte e Bisogno di Assistenza

Il crollo ha portato a una serie di eventi devastanti per le famiglie. Giuseppe e Francesco Russo hanno perso le loro case e, per garantire assistenza continua ai parenti feriti, hanno dovuto lasciare i loro lavori. "Le nostre vite sono state stravolte dal 22 luglio. Ogni giorno ci dividiamo l’assistenza tra le nostre sorelle e nipoti ricoverate", spiegano i due fratelli.

Richiesta di Soluzioni Abitative e Supporto Economico

Con la speranza che le madri delle bambine vengano presto dimesse dall’ospedale, gli zii delle due piccole espongono un problema urgente. "Le nostre nipoti avranno bisogno di cure e assistenza per molto tempo, e non abbiamo nemmeno un alloggio sicuro. Chiediamo alla premier Meloni, o a chiunque possa aiutarci, di fornirci due case e un sostegno economico adeguato per poter sopravvivere e ricominciare. Vogliamo stare vicini alle bambine, che sono vittime innocenti e bisognose".

Urgenza di Intervento

La situazione a Scampia richiede un intervento tempestivo e concreto. La lettera inviata dai fratelli Russo è un grido di aiuto che non può rimanere inascoltato. Le famiglie colpite dal crollo della Vela Celeste necessitano di un supporto immediato per poter ricostruire le proprie vite e garantire un futuro sicuro, soprattutto per i più piccoli.

La solidarietà e l’intervento delle autorità sono fondamentali per fornire a queste famiglie l’assistenza di cui hanno urgentemente bisogno, dimostrando che lo Stato è presente anche nelle situazioni più critiche e sappia rispondere alle emergenze con prontezza e umanità.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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