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Era meraviglioso, svaniva la voglia di combattere
Abbattimento di un Pino Storico a Viale Raffaello al Vomero: Proteste e Polemiche
Il recente abbattimento di un pino storico a Viale Raffaello al Vomero ha scatenato un’ondata di proteste da parte dei comitati ambientalisti. Nonostante il Comune abbia dichiarato che esiste una perizia che giustifica l’abbattimento, lo scrittore Maurizio De Giovanni e vari comitati si sono dichiarati contrari, sollevando dubbi e preoccupazioni.
Lo Scompiglio dei Comitati Ambientali
A Viale Raffaello al Vomero è stato abbattuto un pino storico e i comitati ambientalisti sono insorti. Essi sospettano che il taglio dell’albero sia avvenuto per migliorare la vista panoramica della zona. Al loro fianco si è schierato anche lo scrittore Maurizio De Giovanni. Stamattina, il comitato San Martino, rappresentato da Francesco Di Mauro, insieme ad altri cittadini e associazioni ambientaliste, hanno protestato contro l’abbattimento, attirando l’intervento delle forze dell’ordine. Nonostante le contestazioni, l’albero è stato abbattuto.
Le Parole di Maurizio De Giovanni
In un post pubblicato sul suo profilo Facebook, lo scrittore Maurizio De Giovanni ha espresso il suo disappunto:
Napoli. Ora. Si abbatte un albero sano. Meraviglioso. Che la natura ha reso tale in decenni, ma che si uccide in un attimo. Il motivo? E chi lo sa. Qualcuno si sentiva minacciato o voleva una vista migliore. Forse non c’era niente di più urgente in città. O si aspettava il momento in cui nessuno avrebbe fatto domande. A volte veramente passa la voglia di combattere.
Le Ragioni dietro l’Abbattimento dell’Albero
Secondo le informazioni raccolte da Fanpage.it, il pino domestico abbattuto si trovava su un terreno privato condominiale ed era stato oggetto di una diffida da parte dei vigili del fuoco il 21 gennaio scorso, seguita da un’altra diffida della Protezione Civile. Le verifiche necessarie sono state attese a lungo.
La Risposta del Comune: Le Dichiarazioni di Santagada
L’assessore al Verde, Vincenzo Santagada, ha spiegato a Fanpage.it:
“La perizia dell’agronomo ha mostrato che l’abbattimento del pino era necessario. Non capisco le polemiche. Dobbiamo aspettare che un albero cada sulla testa di qualcuno? Nessuno vuole abbattere gli alberi, semmai piantarli. In questo caso, si tratta di perizie tecniche che vanno rispettate. Non appena il comitato mi ha contattato, ho fatto avviare un’ispezione, e i risultati sono questi.”
L’ordinanza di verifica è stata emessa il 5 marzo 2024. Successivamente, il privato ha fornito una perizia agronomica che indicava la necessità di abbattere l’albero. Il Comune ha rilasciato il nulla osta all’abbattimento il 18 marzo 2024 e ha richiesto il Certificato di Eliminato Pericolo a seguito dell’abbattimento. Al posto dell’albero abbattuto ne sarà piantato uno di dimensioni più contenute.
L’Ira dei Comitati: "Napoli Nemica del Verde"
Il Comitato San Martino, in una nota intitolata "Napoli nemica del verde", ha dichiarato:
Accade a Viale Raffaello al Vomero. È in corso l’abbattimento di uno splendido esemplare di Pinus Pinea che, evidentemente, dà molto fastidio a qualcuno. Già nel mese di gennaio scorso (quando accertammo il transennamento del pino in attesa di qualche intervento) segnalammo questo rischio all’Amministrazione e ci fu risposto che all’epoca non era stato rilasciato alcun permesso ad abbattere ed erano in corso verifiche.
Improvvisamente stamattina una folta squadra di operai muniti di attrezzi e camion-ragno (in possesso di nulla osta del 18/3/24 rilasciato dal Comune sulla base di una perizia agronomica di parte, ovvero scritta dalla parte interessata), ha cominciato le operazioni di abbattimento.
Sono intervenuti alcuni residenti immediatamente “scoraggiati” dalla Polizia intervenuta sul posto che ha comunicato di voler procedere all’identificazione dei presenti. In poche parole inermi cittadini in difesa di un Pino la cui presenza impedisce, evidentemente, una migliore vista panoramica sulla città.
Non abbiamo più parole per esprimere il nostro giudizio pessimo sull’operato di questa amministrazione, schiacciata dalla ignavia e dalla burocrazia avallata da uno stato di polizia sempre più inquietante.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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