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È solo una cabina: scopri la sua funzione

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È solo una cabina: scopri la sua funzione

Proteste ad Arzano per la Nuova Cabina Primaria Elettrica: Sorge la Polemica

Arzano, un comune nella periferia nord di Napoli, si trova al centro di accese proteste a causa della realizzazione di una nuova Stazione Elettrica di Trasformazione AT/MT da parte di E-Distribuzione. Questo impianto, che sorgerà in via Sensale, è progettato per servire non solo Arzano, ma anche altri comuni limitrofi come Casoria, Grumo Nevano, Casandrino, Melito, Napoli e Mugnano, oltre all’Area di Sviluppo Industriale. Tuttavia, la costruzione dell’infrastruttura, sostenuta dai fondi del PNRR, ha suscitato polemiche tra i cittadini.

Le Preoccupazioni dei Residenti

I residenti di Arzano hanno espresso forti preoccupazioni riguardo alla nuova cabina elettrica. "Lo abbiamo scoperto solo un mese fa", dichiarano alcuni cittadini, riferendosi alle lettere di esproprio ricevute dai proprietari dei terreni. Si lamentano che l’impianto, che copre un’area di circa 20.000 metri quadrati, potrebbe generare rumori fastidiosi ed è situato troppo vicino a scuole e abitazioni. La comunità locale teme che l’infrastruttura possa influire negativamente sulla qualità della vita.

E-Distribuzione: "Con la Nuova Cabina, Stop ai Blackout"

E-Distribuzione, in una dichiarazione rilasciata a Fanpage.it, ha cercato di rassicurare i cittadini. L’azienda afferma che la nuova cabina è conforme alle norme di legge e non rappresenta alcun pericolo ambientale. "L’impianto è essenziale per migliorare drasticamente la qualità del servizio ed eliminare i frequenti blackout estivi causati dal caldo", ha dichiarato un portavoce. Ha aggiunto che l’infrastruttura è stata progettata in collaborazione con il Comune di Arzano e non comporta dispersione di elettromagnetismo al di fuori dell’area interessata.

Un’Infrastruttura Moderna e Sostenibile

La nuova cabina primaria di E-Distribuzione sarà una delle più avanzate dal punto di vista tecnologico e ambientale. Oltre a migliorare la disponibilità di energia elettrica nella zona, l’impianto sosterrà lo sviluppo delle energie rinnovabili e l’efficienza energetica degli edifici. Questo rende possibile una transizione energetica più sostenibile, contribuendo alla riduzione delle emissioni e all’adozione di veicoli elettrici. In tal modo, la rete elettrica diventerà più resiliente, capace di far fronte a eventi climatici estremi.

Dettagli Tecnici della Cabina Primaria

La cabina primaria di Arzano è stata concepita per migliorare significativamente la qualità del servizio elettrico nelle aree di Casoria e Arzano. L’impianto sarà collegato in doppia antenna a una nuova stazione elettrica RTN a 220 kV. Questo significa che l’energia verrà trasportata ad alta tensione e successivamente trasformata in media e bassa tensione per la distribuzione a case e imprese.

Le Proteste in Consiglio Comunale

Anche il consiglio comunale di Arzano è diventato scenario di accese discussioni sulla questione. Nicola Falzarano, consigliere di opposizione, ha evidenziato che l’impianto supera i 20.000 metri quadrati e potrebbe essere rumoroso, considerando che nelle vicinanze vi sono due scuole, la scuola elementare Wojtyla e l’istituto superiore Giordano Bruno. La seduta del consiglio comunale, prevista per il 9 agosto 2024, affronterà in modo monotematico la questione.

La Richiesta di Delocalizzazione

Falzarano e altri oppositori intendono chiedere con forza che la cabina elettrica venga delocalizzata fuori da Arzano. Secondo loro, la decisione di installare l’impianto mostra una mancanza di considerazione per il futuro urbanistico della città e i potenziali effetti sulla salute pubblica e sull’ambiente. L’obiettivo è trovare una soluzione alternativa che concilî le esigenze energetiche con la tutela della comunità locale.

In sintesi, mentre E-Distribuzione sostiene che la nuova cabina primaria porterà significativi miglioramenti alla rete elettrica e all’economia locale, i residenti e alcuni membri del consiglio comunale di Arzano restano preoccupati per l’impatto dell’infrastruttura sulla loro comunità.

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A Forio d’Ischia sono nate 90 tartarughe marine, il nido sulla spiaggia era sotto sorveglianza da 50 giorni

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A Forio d’Ischia sono nate 90 tartarughe marine, il nido sulla spiaggia era sotto sorveglianza da 50 giorni

Schiuse le Uova delle Tartarughe sulla Spiaggia della Chiaia a Ischia

Nel cuore della notte, le uova del nido scoperto a inizio luglio sulla spiaggia della Chiaia si sono schiuse. Le tartarughe appena nate si sono subito dirette verso il mare, sotto gli occhi affascinati di numerosi curiosi e dei volontari che hanno sorvegliato il nido per settimane.

La Sorveglianza del Nido a Forio d’Ischia

Il nido, sorvegliato per 50 giorni, era stato individuato quando una caretta caretta fu vista scavare nella sabbia prima di ritornare in mare. La scorsa notte, più di 90 tartarughe sono nate e hanno intrapreso la loro avventura verso l’oceano. L’evento è stato seguito da numerosi spettatori, incuriositi dal presidio organizzato dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno e coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn.

Altri Avvistamenti sull’Isola

Il nido era stato scoperto il 3 luglio scorso su una delle spiagge più frequentate dell’isola d’Ischia. Alcuni operatori ecologici avevano notato una tartaruga scavare nella sabbia, deporre oltre cento uova e poi ritornare in mare. Da quel momento, l’area era stata recintata e sorvegliata 24 ore su 24 dai volontari fino alla schiusa avvenuta la scorsa notte tra le due e le quattro. Tre anni fa, nella stessa zona, altre 25 uova si erano schiuse, ma le piccole tartarughe, confuse dalle luci dell’illuminazione pubblica, si erano dirette verso la strada. Furono salvate da un bagnino che le riportò in mare con un pedalò.

Recenti schiuse sono avvenute anche sulla spiaggia libera di Casamicciola, dove tre settimane fa sono nate altre 50 tartarughe. L’isola di Ischia ha visto un’attività simile anche nel luglio 2022, quando una sessantina di tartarughine emersero dalla sabbia nella baia di San Montano.

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Camion sottratto con 400 kg di amianto rinvenuto in una vecchia discarica a Pianura

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Camion sottratto con 400 kg di amianto rinvenuto in una vecchia discarica a Pianura

L’autocarro rubato, originario della provincia di Caserta, è stato recuperato dalla Polizia Locale nell’ex discarica di Pianura.

Ritrovamento e indagini

Un camion rubato, carico di lastre di amianto, è stato scoperto abbandonato nell’ex discarica di Pianura. Il veicolo, scomparso nei giorni scorsi dalla provincia di Caserta, conteneva circa 400 kg di amianto. L’unità specialistica investigativa ambientale ed emergenze sociali (I.A.E.S.), comandata dal Maggiore Gabriele Salomone, con il supporto dell’Unità Operativa Soccavo, sta conducendo le indagini.

Acquisiti i filmati delle telecamere presenti sul posto, le forze dell’ordine cercano di individuare i responsabili del reato. Secondo le ipotesi, è possibile che le lastre siano state rimosse dal tetto di un edificio nel Casertano e caricate illegalmente sul veicolo rubato per evitare i costi di smaltimento legali.

Sequestro e smaltimento

L’operazione fa parte delle iniziative della Polizia Locale di Napoli per contrastare i reati ambientali. Sia il camion che i rifiuti sono stati sequestrati e l’amianto è stato messo in sicurezza tramite una ditta specializzata per prevenire danni alla salute pubblica. Il regolare smaltimento, tuttavia, sarà a carico dei contribuenti.

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Autorimesse lasciano auto dei clienti su strisce blu: sanzioni fino a 5mila euro

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Autorimesse lasciano auto dei clienti su strisce blu: sanzioni fino a 5mila euro

Sanzionate autorimesse private nelle strade del centro storico di Napoli: per insegne abusive e utilizzo illegale degli stalli del Comune. Le multe possono arrivare fino a 5mila euro.

Controlli sulle autorimesse nel centro storico

A Napoli, le auto dei clienti delle autorimesse private vengono parcheggiate sulle strisce blu e bianche del Comune. La Guardia di Finanza e la Polizia Locale hanno recentemente multato diversi garage privati nel centro storico della città. Le verifiche, condotte su strade molto frequentate da residenti e turisti, hanno sanzionato autorimesse in via Niccolò Tommaseo, via Depretis, via San Bartolomeo e via Maio di Porto. Complessivamente, per violazioni come insegne pubblicitarie abusive e altre irregolarità, sono state emesse 16 contestazioni amministrative, con sanzioni che arrivano fino a 5mila euro.

Operazione congiunta contro l’abusivismo

L’operazione, che rientra negli sforzi per combattere l’abusivismo, ha visto la collaborazione tra il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli e il personale della Polizia Locale. Le verifiche si sono concentrate sulle autorimesse del centro storico, eseguite nella giornata di mercoledì 14 agosto 2024. Alla fine delle ispezioni, 16 violazioni amministrative sono state contestate ai titolari degli esercizi, con sanzioni potenziali fino a 5mila euro. In particolare, sono state riscontrate l’uso di insegne e tabelloni pubblicitari irregolari e l’occupazione abusiva degli stalli comunali per aumentare i guadagni con il parcheggio di ulteriori veicoli dei clienti.

Durante gli interventi, sono stati identificati anche 4 lavoratori in “nero”, di cui 3 percettori di assegno di inclusione, impiegati nelle ore più calde del giorno per procacciare clienti ai margini delle strade.

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