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Poliziotto salva 50enne in pizzeria con la manovra di Heimlich

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Poliziotto salva 50enne in pizzeria con la manovra di Heimlich

Miracoloso Salvataggio a Pietrelcina: Poliziotto Fuori Servizio Interviene per Salvare un Uomo dalla Soffocazione

A Pietrelcina, nella provincia di Benevento, si è verificato un evento drammatico che avrebbe potuto concludersi in tragedia se non fosse stato per l’intervento tempestivo di un agente di polizia libero dal servizio, presente anche lui in pizzeria per cena.

Panico Durante la Cena

La drammatica scena si è svolta la sera del 8 agosto. Un uomo di 50 anni stava cenando in una pizzeria di Pietrelcina, conosciuta per essere la città natale di Padre Pio, quando all’improvviso un boccone del pasto gli è rimasto bloccato in gola. L’uomo ha cominciato a soffocare, incapace di respirare correttamente.

Tentativi Inutili dei Presenti

I presenti hanno subito cercato di intervenire. Diverse persone hanno tentato di aiutarlo dando pacche tra le scapole nella speranza di liberare le vie aeree dell’uomo. Purtroppo, nonostante i loro sforzi, la situazione sembrava peggiorare di minuto in minuto, aumentando il panico e la preoccupazione nella sala.

Eroe al Momento Giusto

Per fortuna, tra i clienti presenti nella pizzeria c’era anche un poliziotto della Divisione Anticrimine della Questura di Benevento, che in quel momento era fuori servizio. Vedendo la grave situazione, l’agente non ha esitato un istante: è intervenuto prontamente e ha messo in pratica la manovra di Heimlich, una tecnica specifica per disostruire le vie aeree in caso di soffocamento.

Un Salvataggio Provvidenziale

Grazie alla prontezza e alla preparazione del poliziotto, l’uomo è stato rapidamente liberato dal boccone che gli ostruiva la gola, evitando così una possibile tragedia. L’intervento immediato ha salvato la vita del 50enne, dimostrando ancora una volta l’importanza di avere competenze di primo soccorso e la presenza di spirito necessaria in situazioni critiche.

Conclusione

Questo episodio sottolinea l’importanza della formazione nelle tecniche di primo soccorso, sia per i civili che per i professionisti delle forze dell’ordine. In questa occasione, l’abilità del poliziotto libero dal servizio ha fatto la differenza tra vita e morte, lasciando una comunità intera riconoscente per il suo eroismo.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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