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Carlo muore a 31 anni, tre amici restano feriti
Incidente Mortale a Campolattaro: Un Scontro Devastante nel Beneventano
Nella notte scorsa, un grave incidente stradale è avvenuto a Campolattaro, nella provincia di Benevento. Un’auto con a bordo quattro amici si è schiantata contro il pilone di un ponte, provocando un tragico bilancio.
Dettagli dell’Incidente
L’episodio si è verificato intorno alle 4:30 del mattino. L’auto coinvolta, una Volkswagen Tiguan, stava rientrando da una serata quando, per motivi non ancora chiariti, ha impattato violentemente contro il pilone di un ponte. Il conducente, Carlo F., un giovane di 31 anni residente a Benevento, è morto sul colpo. Gli altri tre passeggeri, di età compresa tra i 29 e i 30 anni, sono rimasti feriti.
Intervento dei Soccorsi
Sul luogo del disastro sono prontamente intervenute le ambulanze della Croce Rossa. Purtroppo, per Carlo F. non c’è stato nulla da fare. Uno dei tre amici feriti è stato trasportato in codice rosso all’ospedale. I carabinieri, giunti sul posto, hanno condotto i rilievi necessari per chiarire le dinamiche dell’incidente. La salma di Carlo è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale San Pio di Benevento, dove attende di essere sottoposta a esami medico-legali.
Reazioni della Comunità
La morte di Carlo F. ha lasciato un profondo cordoglio nella comunità del Sannio. Il sindaco di Fragneto Monforte, Luigi Facchino, ha espresso il suo dolore e la sua vicinanza alla famiglia del giovane. "Esprimo la nostra vicinanza alla famiglia di Carlo che, benché abitasse in territorio di Benevento, era perfettamente integrato nella comunità fragnetana. Era un giovane che aveva fatto dell’impegno e della laboriosità le cifre della sua giovane esistenza, ora bruscamente interrotta da una delle tragedie con le quali la vita ci costringe purtroppo a fare i conti".
Conclusioni
L’incidente di Campolattaro rappresenta un tragico evento che ha sconvolto la comunità locale. Le indagini per determinare le cause esatte dello schianto sono ancora in corso, ma la perdita di una vita così giovane getta un’ombra di dolore su tutto il Beneventano.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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