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Funerali Ettore Cro’: Maglia del Napoli sulla bara

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Funerali Ettore Cro’: Maglia del Napoli sulla bara

Una folla numerosa si è radunata a Napoli, nella chiesa di Santa Maria Apparente al Corso Vittorio Emanuele, per l’ultimo addio a Ettore Cro’, il motociclista 53enne vittima di una sparatoria lo scorso luglio. Amici e familiari si sono stretti nel dolore, dimostrando grande commozione.

Un Tributo Commovente

La bara di Ettore Cro’ era adornata con la maglia azzurra del Napoli e un giubbotto da biker, simboli dell’amore che caratterizzava la sua vita. Centinaia di persone, tra cui molti motociclisti e membri della comunità dei sordi, hanno partecipato alla cerimonia funebre. Ettore era molto stimato e la sua perdita ha gettato un’ombra di tristezza e sgomento.

Dettagli del Funerale

L’addio si è tenuto il 12 agosto 2024, nella chiesa Santa Maria Apparente di Corso Vittorio Emanuele a Napoli. La commozione era palpabile, con la sorella di Ettore che ha ringraziato tutti per l’affetto dimostrato alla famiglia. I bikers si sono uniti in un corteo emozionante, rendendo omaggio a un amico che non sarà mai dimenticato.

La Tragedia di Paestum

Ettore Cro’ era stato ferito lo scorso 14 luglio in una sparatoria avvenuta durante il Deaf International Festival 2024 a Paestum. Colpito da cinque proiettili calibro 9, è stato soccorso immediatamente e ricoverato in condizioni critiche all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. Purtroppo, dopo 20 giorni di lotta, Ettore si è spento, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità dei non udenti, di cui era un pilastro.

Sparatoria e Indagini

Nonostante il dolore per la perdita, l’indagine sulla sparatoria continua. I presunti colpevoli, due fratelli non udenti originari di Qualiano, G.C. e R.C., sono stati individuati e fermati dalle forze dell’ordine. Si erano resi irreperibili subito dopo il fatto, ma si sono costituiti la notte stessa presso la tenenza dei carabinieri di Scafati. Attualmente, sono accusati di tentato omicidio plurimo e detenzione abusiva di armi da sparo, in attesa dei procedimenti giudiziari.

Nonostante il contesto tragico, la comunità di Ettore ha dimostrato unità e solidarietà, ingredienti fondamentali per affrontare una perdita così dolorosa. La sua memoria continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto e amato.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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