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Torre Annunziata: Tania Sorrentino, vedova Cerrato, vicesindaca

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Torre Annunziata: Tania Sorrentino, vedova Cerrato, vicesindaca

Tania Sorrentino: La Vedova Anti-Camorra Diventa Vicesindaca di Torre Annunziata

Il sindaco Corrado Cuccurullo ha ufficialmente nominato Tania Sorrentino, vedova di Maurizio Cerrato, come sua vice. Questa scelta è particolarmente significativa considerando il tragico contesto che ha portato Sorrentino al centro dell’attenzione mediatica: la tragica morte di suo marito nel 2021 per un posto auto.

La Tragedia di Maurizio Cerrato

Maurizio Cerrato, custode degli Scavi di Pompei, perse la vita il 19 aprile 2021 a Torre Annunziata. Mentre cercava di difendere sua figlia durante una lite per un parcheggio, Cerrato fu accoltellato al cuore. La ragazza aveva spostato una sedia che occupava abusivamente un posteggio pubblico e fu aggredita. Maurizio, accorso in suo soccorso, venne mortalmente ferito.

La Giustizia e la Condanna dei Colpevoli

La Corte di Assise di Appello di Napoli ha confermato la sentenza di primo grado, condannando a 23 anni di carcere i quattro imputati ritenuti colpevoli del brutale omicidio. La sentenza è stata accolta con lacrime e un lungo abbraccio da parte di Tania Sorrentino e sua figlia Maria Adriana, simbolo della loro instancabile lotta per la giustizia.

Un Segnale Forte Contro l’Illegalità

L’omicidio di Maurizio Cerrato scosse l’intera nazione, diventando un emblema della violenza ingiustificata e dei soprusi quotidiani. Tania Sorrentino non si è mai arresa e ha trasformato il suo dolore in una missione per la legalità che va oltre i confini di Torre Annunziata. Con le ultime elezioni di giugno, il comune è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche, e la nomina di Tania come vicesindaca rappresenta un messaggio potente contro qualsiasi forma di illegalità.

Ruotolo (PD): "Tania, Simbolo di Resilienza"

L’europarlamentare del PD, Sandro Ruotolo, ha commentato la nomina di Tania Sorrentino, sottolineando l’importanza del suo ruolo come simbolo di chi non si piega alla prepotenza. Ruotolo ha evidenziato come la morte di Maurizio rappresenti una ferita per l’intera comunità di Torre Annunziata e per l’Italia sana, schierandosi contro la camorra e i suoi metodi vigliacchi.

L’Impegno Continuerà

Tania Sorrentino ha dimostrato di non arrendersi mai, lottando incessantemente per avere giustizia. La sua recente nomina a vicesindaca con deleghe alla sicurezza e alla legalità è una testimonianza della sua determinazione. Non si tratta solo di un incarico formale, ma di una vera e propria sfida per ripristinare la dignità e la legalità nella sua comunità.

Auguri di Supporto da Paolo Siani

Anche Paolo Siani, fratello del giornalista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra, ha voluto fare gli auguri a Tania. Egli ha lodato la sua capacità di trasformare il grande dolore in un impegno concreto per migliorare Torre Annunziata. Sorrentino ha risposto, riconoscendo il sostegno di Siani e sottolineando la loro comune volontà di ridare dignità alla città.

Conclusione

La nomina di Tania Sorrentino a vicesindaca di Torre Annunziata è un segnale di speranza e determinazione. Rappresenta il coraggio delle persone comuni che si oppongono alla criminalità e lottano per un futuro migliore, non solo per sé stesse ma per tutta la comunità.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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