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Fugge dalla Germania col cadavere del padre, arrestato a Pomigliano

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Fugge dalla Germania col cadavere del padre, arrestato a Pomigliano

La Polizia Locale ha arrestato a Pomigliano d’Arco il 31enne Tobias Amman, ricercato per omicidio: nella sua automobile trovato il cadavere del padre, ucciso a coltellate.

Arresto di Tobias Amman: il macabro ritrovamento a Pomigliano d’Arco

Tobias Amman, un 31enne di origine tedesca, è stato arrestato dalla Polizia Locale di Pomigliano d’Arco in circostanze agghiaccianti. L’uomo trasportava nel bagagliaio della sua auto il cadavere del padre, ucciso a coltellate, dopo un viaggio dalla Germania fino a Napoli. Il veicolo era stato abbandonato su un cavalcavia dell’autostrada mentre Amman tentava di infiltrarsi in un’abitazione per procurarsi un altro mezzo con cui fuggire.

La dinamica dell’arresto e il ritrovamento

Intorno alle 12 del 13 agosto, gli agenti della Polizia Locale, guidati dal tenente colonnello Emiliano Nacar, sono intervenuti su segnalazione di un furto in corso in via Passariello. Durante l’arresto di Amman, che cercava di entrare in un appartamento, gli agenti hanno trovato oltre 500 euro in suo possesso. Un controllo più approfondito sulle sue generalità ha rivelato che era destinatario di un mandato di arresto europeo per l’omicidio del padre, emesso poche ore prima. Numerosi testimoni a Monaco di Baviera lo avevano visto accoltellare il padre e avevano allertato le autorità.

La fuga dall’autostrada e l’indagine in corso

Analizzando i passaggi ai caselli autostradali, gli agenti hanno ricostruito il percorso di fuga di Amman, che era partito dalla Germania 18 ore prima dell’arresto. Le telecamere di sorveglianza hanno mostrato il 31enne arrivare a piedi dal cavalcavia dell’autostrada, dove aveva abbandonato l’auto con il cadavere nel bagagliaio. Alle 15, l’automobile è stata rinvenuta e sul posto sono intervenuti la Squadra Mobile e la Polizia Scientifica di Napoli.

La natura fortuita della sosta e il ruolo delle indagini

Il corpo trovato nel bagagliaio è stato identificato come il padre di Tobias Amman, un cittadino tedesco. La tragedia si è consumata probabilmente per un guasto al veicolo che ha costretto Amman a fermarsi a Pomigliano d’Arco, dove, non trovando appoggi locali, ha cercato disperatamente di procurarsi un altro mezzo. Le indagini, coordinate dalla Procura di Nola, sono ancora in corso per ricostruire tutti i dettagli dell’incidente. Tobias Amman è attualmente detenuto nel carcere di Poggioreale.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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