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Indagini su Angela Celentano: prorogata la pista turca

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Indagini su Angela Celentano: prorogata la pista turca

La Scomparsa di Angela Celentano: Notizie Aggiornate sulla Bimba Scomparsa

Angela Celentano oggi avrebbe 31 anni. I suoi genitori non hanno mai smesso di cercarla, e c’è una nuova svolta sulla cosiddetta "pista turca".

Angela Celentano: 31 Anni di Speranza

Angela Celentano, la bambina che scomparve all’età di 3 anni sul Monte Faito presso Vico Equense l’11 giugno 1993, avrebbe oggi compiuto 31 anni. Dal 10 agosto 1996, giorno della sua scomparsa, non si sono più avute sue notizie. Maria Staiano e Catello Celentano, i genitori di Angela, non hanno mai perso la speranza di rivedere la loro figlia viva. Nonostante i molteplici tentativi di investigazione, fino ad oggi nessuna pista ha dato esiti concreti. Tuttavia, la speranza rimane viva nonostante gli anni trascorsi.

Novità nella Pista Turca

Recentemente, il pubblico ministero Giuseppe Cimmarotta ha avanzato richieste alla giudice delle indagini preliminari di Napoli, Federica Colucci, per una proroga delle indagini di 6 mesi riguardanti la tanto discussa "pista turca". Questa pista è emersa grazie alla testimonianza di una donna, Vincenza Trentinella, che nel 2009 rivendicò di aver ricevuto confidenze da don Augusto, un prete. Secondo Trentinella, il prete avrebbe ricevuto la confessione di una persona che sosteneva che Angela fosse stata rapita e portata a vivere sull’isola di Büyükada, nell’arcipelago delle Isole dei Principi in Turchia, con una persona che crede di essere suo padre.

Verifica della Testimonianza

Dopo la morte del prete, Vincenza Trentinella decise di recarsi in Turchia di propria iniziativa per verificare quanto riferito. Al suo ritorno in Italia, Trentinella denunciò tutto ai magistrati, fornendo un identikit del presunto padre di Angela e persino una fotografia che mostrava un uomo con una cicatrice evidente sul volto, identificato come Fahfi Bey, un veterinario di professione.

Prosecuzione delle Indagini

La giudice Federica Colucci ha sottolineato che, nonostante i vari solleciti del sostituto procuratore al ministero della Giustizia, non è giunta alcuna risposta dalla Turchia riguardo i tempi di evasione della rogatoria internazionale. Pertanto, le indagini sono state prorogate con la speranza di trovare finalmente delle risposte che possano riaccendere la speranza dei genitori di Angela.

La Speranza Resta Viva

L’analisi delle nuove testimonianze potrebbe essere fondamentale per fornire una spiegazione ai genitori che non hanno mai smesso di lottare per ritrovare la loro bambina. Ogni nuova informazione è un passo avanti nella speranza di riportare Angela Celentano a casa. Continueremo a seguire da vicino lo sviluppo delle indagini, sperando in un epilogo positivo.

Catello e Maria Celentano

Angela quando è sparita e una ricostruzione di come sarebbe a 30 anni

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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