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Litigio a Cervinara: 30enne ferito dopo aver spaccato un bicchiere
Aggressione a Cervinara: 30enne Ferito Gravemente da Colpi di Pistola
Un giovane di 30 anni è stato gravemente ferito durante una violenta lite in un locale a Cervinara, nella provincia di Avellino. L’uomo è stato colpito alla schiena e a un braccio da diversi colpi di pistola.
Dinamica dell’Incidente
La lite è scoppiata tra due giovani all’interno di un locale nel centro di Cervinara. Inizialmente, uno dei coinvolti ha colpito l’altro alla testa con un bicchiere. Il secondo giovane, in risposta, ha estratto una pistola e ha sparato quattro colpi. La situazione è ancora in fase di ricostruzione, ma il grave ferimento che si è verificato nella notte ha lasciato un ragazzo in gravi condizioni. Il ferito è stato immediatamente trasportato all’ospedale "San Pio" di Benevento, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Le indagini sono condotte dai carabinieri, che stanno cercando di chiarire la dinamica dei fatti e identificare il responsabile.
Luogo e Tempistica della Sparatoria
La sparatoria si è verificata intorno alle due del mattino in un locale di via Roma, una delle principali strade del paese. Nonostante l’ora tarda, la zona era ancora affollata. Il ferito, soccorso rapidamente dal personale del 118, è stato trasportato d’urgenza in ospedale. I medici hanno escluso il pericolo di vita, ma le condizioni dell’uomo rimangono sotto stretto monitoraggio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Cervinara e di San Martino Valle Caudina, assistiti dai militari del Comando Provinciale.
Indagini e Testimonianze
Le prime ricostruzioni basate sulle testimonianze raccolte sul luogo indicano che la lite tra i due avventori è degenerata rapidamente. Non è ancora chiaro se uno dei due avesse già con sé la pistola o se sia tornato successivamente armato. Sul luogo del crimine, i carabinieri hanno repertato quattro bossoli calibro 7.65, che potrebbero fornire ulteriori dettagli utili per le indagini.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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