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Incendio all’Ospedale: detenuto appicca fuoco, evacuate 4 stanze

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Incendio all’Ospedale: detenuto appicca fuoco, evacuate 4 stanze

## Incendio All’Ospedale del Mare: Detenuto Causa Allarme

Detenuto Appicca Fuoco in Reparto di Osservazione

Un detenuto dell’istituto di Secondigliano ha dato fuoco al letto del reparto di Osservazione dell’Ospedale del Mare di Napoli, causando un principio di incendio. I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente per domare le fiamme.

Principio di Incendio nell’Ospedale del Mare: Dettagli dell’Accaduto

Nella mattinata di domenica 18 agosto 2024, un principio di incendio ha scosso l’Ospedale del Mare a Napoli est. Il detenuto, utilizzando un accendino, ha appiccato il fuoco a un letto situato nell’area di Osservazione del Pronto Soccorso. Il materasso e la rete sono stati rapidamente danneggiati, con il fumo che in breve tempo ha invaso quattro stanze del reparto. Fortunatamente, l’intervento tempestivo delle guardie giurate dell’ospedale e dei vigili del fuoco ha permesso di contenere il fuoco, evitando gravi conseguenze. Anche la Polizia di Stato è intervenuta sul luogo del sinistro.

Evacuazione e Misure di Sicurezza

Quattro stanze sono state evacuate a causa del fumo proveniente dall’incendio. Il Direttore Generale dell’ASL Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, ha espresso apprezzamento per la prontezza delle guardie e dei vigili del fuoco: “Grazie all’intervento delle guardie ed al tempestivo arrivo dei Vigili del fuoco, la situazione è stata mantenuta sotto controllo”. Verdoliva ha sottolineato l’importanza della preparazione del personale ospedaliero: “Se il nostro personale non fosse stato addestrato e pronto ad intervenire, oggi commenteremmo una situazione di certo più complessa”.

Nuovi Dettagli sull’Incidente

Il detenuto proveniva dall’Istituto di Secondigliano ed era temporaneamente ricoverato nell’area di osservazione del pronto soccorso dell’Ospedale del Mare. Utilizzando un accendino, ha appiccato volontariamente fuoco a un materasso, provocando un principio di incendio che ha interessato anche la struttura del letto. Il fumo e la polvere causati dagli estintori hanno rapidamente invaso quattro stanze, che sono state prontamente evacuate per precauzione.

Incendio Ospedale Mare

Verdoliva: Intervento Tempestivo ed Efficace

Il Direttore Generale dell’ASL Napoli 1, Ciro Verdoliva, ha dichiarato che l’efficace azione delle guardie giurate e degli impianti antincendio ha permesso di circoscrivere rapidamente il problema. “Tutti gli impianti di sicurezza hanno funzionato a dovere, ma è grazie alla precisa organizzazione antincendio ed alla tempestiva presenza dei Vigli del Fuoco se siamo riusciti ad evitare una situazione molto più grave”. Verdoliva ha anche aggiunto che le operazioni di pulizia sono già in corso e spera di ripristinare la piena funzionalità delle stanze entro 24 ore. Tuttavia, nel frattempo, otto posti letto di osservazione non saranno disponibili per gli utenti del pronto soccorso. “Abbiamo già reso dichiarazioni alle forze dell’ordine prontamente intervenute e sporgeremo denuncia”, ha concluso.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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