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Funerali di Giuseppe Grieco, bimbo morto in piscina: due indagati
Oggi l’Ultimo Saluto al Bambino Deceduto in Piscina a Vico Equense
Si svolgeranno oggi i funerali di Giuseppe Grieco, il bambino di 7 anni che ha perso la vita nella piscina di un agriturismo a Vico Equense (Napoli). In segno di lutto, Castellammare di Stabia ha proclamato una giornata di lutto cittadino.
Funerali a Castellammare di Stabia
Questa mattina, 19 agosto, alle ore 9, si terranno le esequie di Giuseppe Grieco nella chiesa del Santissimo Salvatore, situata nella zona di Scanzano a Castellammare di Stabia, la cittadina di residenza del piccolo. La comunità si raccoglie per dare l’ultimo saluto a Giuseppe, che ha perso la vita tragicamente nel giorno di Ferragosto.
Ricostruzione dell’Incidente
Secondo le prime testimonianze, il bambino, in vacanza con la famiglia presso l’agriturismo Castanito di Vico Equense, si sarebbe tuffato in piscina. Poco dopo, è stato notato in stato di incoscienza. Purtroppo, i tentativi di rianimarlo si sono rivelati inutili. Le cause del decesso restano ancora da chiarire, ma si ipotizza che possa essere stato causato da un malore dovuto a una congestione.
Indagini in Corso
La Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo. Come atto dovuto, i due gestori della struttura sono stati iscritti nel registro degli indagati. L’autopsia, eseguita ieri presso l’ospedale “San Leonardo” di Castellammare di Stabia, potrebbe fornire ulteriori dettagli. Nel frattempo, la piscina dell’agriturismo è stata sequestrata e le indagini sono in mano ai carabinieri della Compagnia di Sorrento.
Lutto Cittadino a Castellammare
In memoria di Giuseppe, il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, ha decretato il lutto cittadino per la giornata odierna. “Saranno esposte le bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici – ha dichiarato il Primo Cittadino in un messaggio diffuso sui social – e chiedo a tutti di rispettare il silenzio in questo momento di profonda tristezza per tutta la nostra comunità stabiese”.
La cerimonia funebre rappresenta un momento di raccoglimento e solidarietà per tutti i cittadini colpiti da questa dolorosa perdita.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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