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Impossibile rioccuparla: sarà convertita in uffici

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Impossibile rioccuparla: sarà convertita in uffici

I lavori di messa in sicurezza della Vela Celeste a Scampia proseguono a ritmo serrato. Dopo il tragico crollo del 22 luglio e la dichiarazione di inagibilità, oggi sono stati abbattuti gli accessi per prevenire ulteriori occupazioni non autorizzate.

Lavori di Messa in Sicurezza proseguono senza sosta

L’ultima passerella di accesso alla Vela Celeste di Scampia è stata definitivamente rimossa. Questo intervento rende ormai impossibile accedere alla struttura senza autorizzazione. L’unico ingresso rimarrà quello dell’area di cantiere, vigilato 24 ore su 24, allestito per i lavori di messa in sicurezza della Vela. Il progetto Restart Scampia mira a trasformare la Vela Celeste in uffici amministrativi per la Città Metropolitana.

Abbattimento delle Passerelle

Dopo il drammatico crollo del 22 luglio che ha causato la morte di tre persone e il ferimento di altri tredici, inclusi sette bambini, l’8 agosto il sindaco Gaetano Manfredi ha firmato un’ordinanza per dichiarare inagibile l’edificio e procedere con lo sgombero. Questa misura è stata adottata per prevenire nuovi tentativi di occupazione, che non sono mancati nei giorni successivi al crollo.

La Situazione degli Sfollati

Da allora, i lavori di messa in sicurezza avanzano rapidamente. Il Comune di Napoli ha assegnato bonus per l’alloggio alternativo a tutti gli sfollati aventi diritto. Lunedì 19 agosto 2024, la ditta incaricata ha abbattuto l’ultima passerella di accesso dall’esterno della Vela Celeste, dal lato della Vela Gialla.

Area di Cantiere Sorvegliata

Con la rimozione delle passerelle esterne, l’accesso all’edificio sarà possibile unicamente dall’area di cantiere, che sarà rigorosamente chiusa e sorvegliata. Le passerelle interne, tuttavia, rimarranno al loro posto per consentire alle ditte incaricate di trasportare mobili e oggetti pesanti che le famiglie sfollate non hanno potuto prelevare durante le operazioni di sgombero.

Futuro della Vela Celeste

La Vela Celeste era già stata oggetto di sgombero una prima volta nel 2015, a seguito di un incendio. Il Comune aveva stanziato 200 mila euro per la messa in sicurezza, lavori che furono poi ultimati. Nell’ambito del progetto Restart Scampia, avviato durante il Governo Renzi, era previsto che questo edifico fosse l’unica vela a rimanere in piedi, ma riqualificata e destinata a uffici della Città Metropolitana. Ai residenti era stato concesso un periodo di permanenza di due anni in attesa dell’inizio dei lavori, che tuttavia non sono ancora cominciati.

Fiaccolata in Onore delle Vittime

La comunità di Scampia ha recentemente organizzato una fiaccolata in memoria delle vittime e dei feriti del crollo. Questo evento ha sottolineato l’importanza della sicurezza e della tempestiva realizzazione dei progetti di riqualificazione urbana, affinché tragedie simili non si ripetano più in futuro.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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