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Campi Flegrei: 185 sismi in sette giorni, erano 70 nella settimana precedente

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Campi Flegrei: 185 sismi in sette giorni, erano 70 nella settimana precedente

Pubblicato il rapporto settimanale dell’Ingv sui Campi Flegrei: nell’ultima settimana si sono registrate 185 scosse di terremoto, quasi il triplo rispetto alla settimana precedente.

Aumento dei Terremoti nei Campi Flegrei

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha reso noto nel suo bollettino settimanale, relativo al periodo compreso tra il 12 e il 18 agosto, che ci sono stati 185 terremoti ai Campi Flegrei. Questi terremoti hanno raggiunto una magnitudo massima di 2.8, registrando un notevole aumento rispetto alla settimana precedente, quando tra il 5 e l’11 agosto si erano verificati “solo” 70 scosse con una magnitudo massima di 1.5. Nonostante il significativo aumento delle scosse sismiche, la deformazione del suolo non ha mostrato variazioni: la velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è rimasta attorno ai 20 millimetri al mese. Anche i parametri geochimici sono rimasti invariati, con la temperatura nella fumarola principale di Pisciarelli stabile attorno ai 94 gradi. Unica novità riguarda il livello del liquido nella polla, risalito “in concomitanza con le precipitazioni meteoriche del 18 agosto”, come spiegato dall’Ingv.

Quadro Attuale dell’Attività Vulcanica

“Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica”, spiega ancora l’Istituto sul proprio sito internet, “non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”. Tutto resta insomma nella norma. “Allo stato attuale, il livello di allerta dei Campi Flegrei è giallo, come stabilito dal Dipartimento della Protezione Civile, sulla base dei risultati del monitoraggio e delle valutazioni espresse dalla Commissione Grandi Rischi”, spiega ancora l’Ingv sul proprio sito internet, precisando che “tale livello, a differenza del livello di allerta “verde”, che corrisponde all’attività ordinaria del vulcano, è indice della variazione di alcuni dei parametri monitorati dall’Ingv”.

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Una frana si è verificata a Capo Posillipo: massi di tufo sulla carreggiata

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Una frana si è verificata a Capo Posillipo: massi di tufo sulla carreggiata

Barriere sulla corsia in discesa di Coroglio

Una frana si è verificata a Capo Posillipo, con il distacco di massi di tufo dal costone che sono finiti sulla carreggiata. L’incidente ha portato alla transennatura di una parte della discesa Coroglio, proprio in corrispondenza della fermata degli autobus ANM. L’evento, avvenuto lunedì 19 agosto, ha richiesto l’intervento immediato dei tecnici della protezione civile del Comune di Napoli, che hanno prontamente messo in sicurezza l’area interessata. Temporaneamente, lo stazionamento dei pullman è stato spostato di qualche metro. La denuncia arriva da Marco Sansone, coordinatore del sindacato Usb.

Problemi di Sicurezza Continui

“Sono anni che come Unione Sindacale di Base denunciamo le scarse condizioni di sicurezza legate al pericolo frane della collinetta attigua l’attestamento dove sostano gli autobus – afferma Marco Sansone dell’Esecutivo Confederale Regionale USB Campania. Eppure, nonostante azienda, Municipalità interessata e Comune di Napoli abbiano cercato di rassicurarci più volte, promettendo una rapida messa in sicurezza della zona, nonché il ripristino del bagno autopulente per i lavoratori, la situazione, ad oggi, è addirittura peggiorata”.

Richieste di Sicurezza Immediata

Dal 19 agosto, infatti, l’area interdetta alla sosta degli autobus, con relativa salita e discesa viaggiatori, è stata estesa a causa di una recente caduta di pietre di tufo – continua Sansone. Una situazione insostenibile per gli autisti che prestano servizio su linee altamente frequentate da turisti, soprattutto in questo periodo, e che dopo ogni viaggio effettuato non hanno nemmeno la possibilità di usufruire dei tempi di riposo in modo decente e sicuro.

Chiediamo innanzitutto all’ANM, in coordinamento con gli enti, di mettere in sicurezza lavoratori e viaggiatori prima di un’ulteriore e pericoloso peggioramento della situazione, fornendo loro quella serenità che da troppo tempo manca, e mettendo gli autisti in condizione di poter godere dei servizi necessari (box autisti e bagno autopulente) per il recupero psicofisico, come da normative vigenti, dopo ogni singola corsa – conclude Sansone”.

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Porta il telefono a riparare, rubati 87mila euro dal conto: acquistata una Bmw

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Porta il telefono a riparare, rubati 87mila euro dal conto: acquistata una Bmw

Donna truffata a Caserta: le rubano l’identità digitale e le svuotano il conto. Scatta l’inchiesta della Procura.

Si rompe il cellulare, lo porta in assistenza per le riparazioni. Quando va a riprenderlo, l’amara scoperta. Le hanno svuotato il conto: rubati 87mila euro – una cifra che per molti equivale ai risparmi di una vita. I soldi sottratti usati per acquisti online e per l’acconto per comprare una Bmw X6, poi rivenduta poco dopo. La vittima è una donna dell’Europa dell’Est, residente in Italia. La truffa sarebbe avvenuta a Caserta, in Campania, e sarebbe stata portata a compimento nel corso di alcune settimane.

L’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli

La donna disperata ha sporto subito denuncia. La Procura della Repubblica di Napoli, in particolare il pool che si occupa delle indagini sulle frodi informatiche, ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 4 persone. Gli indagati rispondono, a vario titolo, di frode informatica, accesso abusivo ad un sistema informatico e ricettazione. A riportare la notizia è il Corriere del Mezzogiorno.

La Truffa a Caserta

In pratica, secondo le prime ricostruzioni, la donna avrebbe portato il proprio smartphone in un centro di assistenza di Caserta per farlo riparare. Durante questo periodo, utilizzando l’identità digitale della donna, il truffatore sarebbe riuscito ad introdursi nel conto corrente di Banca Intesa della vittima e a far partire una serie di bonifici per circa 77mila euro e ad effettuare acquisti online per circa 10mila euro. Uno degli indagati avrebbe effettuato anche due bonifici a una società concessionaria d’auto come acconto per comprare una Bmw X6, poi rivenduta poco dopo. Tutte le parti avranno modo di chiarire la propria posizione nel prosieguo della vicenda.

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Morto in un incidente in Albania: le esequie a Casal di Principe venerdì

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Morto in un incidente in Albania: le esequie a Casal di Principe venerdì

Funerali di Nicola Iorio a Casal di Principe: Il Rito Funebre nella Parrocchia dello Spirito Santo

I funerali di Nicola Iorio, il giovane di 19 anni tragicamente morto in un incidente nautico in Albania, si terranno venerdì 23 agosto, alle ore 11, nella Parrocchia dello Spirito Santo a Casal di Principe. La cerimonia funebre sarà officiata dal vescovo di Aversa Angelo Spinillo. La salma del giovane partta su un traghetto per far ritorno a Casal di Principe, dove resterà nella casa di famiglia fino al giorno del funerale.

Un Lutto che Colpisce il Casertano

La prematura scomparsa di Nicola ha gettato tutta la comunità del Casertano nel dolore. Nicola era in vacanza a Velipoja, Albania, con la famiglia della fidanzata, quando, il 18 agosto 2024, ha avuto un tragico incidente nautico. Durante un’escursione in moto d’acqua, Nicola si è scontrato con il fratello della fidanzata. Quest’ultimo è stato arrestato dalle autorità albanesi con l’accusa di omicidio colposo. La fidanzata, Giusy Di Tella, ha dichiarato all’Ansa: “Si è trattato solo di un tragico incidente, uno scontro improvviso. Non avevamo bevuto e neppure preso droghe: io, il mio fidanzato e mio fratello siamo e saremo sempre come fratelli.”

Richieste di Verità e Giustizia

Nicola è deceduto subito dopo il trasporto all’Ospedale di Scutari a causa delle gravi ferite riportate. I familiari del ragazzo ora chiedono verità e giustizia sulla dinamica dell’incidente e sulle responsabilità. I genitori hanno affidato la loro assistenza legale a Studio3A-Valore Spa, rappresentata da Vincenzo Carotenuto, area manager per la Campania. La società, specializzata nel risarcimento danni, ha una sede anche a Tirana, Albania, e sta già gestendo le operazioni di rimpatrio della salma.

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