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Tromba d’aria a Policastro: ombrelloni e lettini spazzati via in video

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Tromba d’aria a Policastro: ombrelloni e lettini spazzati via in video

Tornado Colpisce il Lido di Policastro Bussentino, Nessun Ferito

Un video girato con un cellulare mostra la furia del tornado che il 19 agosto ha colpito il lido di Policastro Bussentino, in provincia di Salerno. Fortunatamente, nonostante il terrore tra i bagnanti, non si registrano feriti.

Danni in Spiaggia e Paura tra i Bagnanti

Il fenomeno naturale ha sradicato ombrelloni e travolto gli arredi del lido, creando il panico tra i bagnanti che cercavano riparo. Le conseguenze sul lido Baia Marina sono state significative: tavoli e sedie sono stati scaraventati via, come testimoniano le riprese effettuate da Glauco Giusti. Il video, diventato virale anche grazie alla condivisione su Trekking Tv, evidenzia la forza devastante del tornado.

Formazione del Tornado e Conseguenze in Acqua

La tromba d’aria si era inizialmente formata sopra il mare, scendendo dalle nubi nere e cariche di pioggia. L’intensità del fenomeno atmosferico ha generato momenti di angoscia sia tra i bagnanti sia tra i conducenti delle imbarcazioni vicine. Dopo aver minacciato la costa per alcuni minuti, il tornado si è dissipato, seguito da un violento nubifragio che ha provocato allagamenti. Nonostante la gravità dell’evento, il bilancio finale dei danni è stato relativamente contenuto.

Primo Intervento e Risposta delle Autorità

Immediatamente dopo l’episodio, le autorità locali sono intervenute per valutare i danni e ripristinare la sicurezza nell’area. La prontezza nell’azione ha evitato ulteriori complicazioni, garantendo il supporto necessario ai bagnanti colpiti.

Considerazioni Finali

Il tornado che ha colpito Policastro Bussentino rappresenta un chiaro esempio di come fenomeni naturali improvvisi possano causare danni ingenti e creare panico. Fortunatamente, la risposta rapida delle autorità e la fortuna hanno evitato che l’evento si trasformasse in una tragedia.

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Ferito un 43enne a Somma Vesuviana: agguato a colpi di pistola

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Ferito un 43enne a Somma Vesuviana: agguato a colpi di pistola

Colpito alle gambe: la vittima è ricoverata in ospedale

Nella notte, un uomo di 43 anni è rimasto ferito in seguito a un agguato a colpi d’arma da fuoco a Somma Vesuviana, nel Napoletano. L’uomo, trasportato d’urgenza all’Ospedale del Mare di Ponticelli, fortunatamente non è in pericolo di vita. Le forze dell’ordine stanno lavorando per ricostruire la dinamica dei fatti.

Dettagli sull’Incidente

Secondo le prime informazioni disponibili, la vittima, un uomo incensurato, è stata colpita alle gambe mentre si trovava in una strada del comune di Somma Vesuviana. La località esatta dell’agguato non è ancora stata identificata con precisione.

Indagini in Corso

I carabinieri stanno cercando di chiarire i dettagli dietro questo misterioso evento. Al momento, non sono noti né i motivi che hanno spinto gli aggressori a sparare, né l’identità degli stessi. La segnalazione è arrivata dai sanitari dell’Ospedale del Mare, che hanno informato i carabinieri del ricovero di un uomo con ferite da arma da fuoco.

Situazione della Vittima

Nonostante la gravità dell’episodio, l’uomo non rischia la vita e si prevede che possa ristabilirsi. Gli investigatori stanno cercando di raccogliere ulteriori testimonianze e prove per fare luce su questa vicenda.

Conclusioni

L’episodio di violenza a Somma Vesuviana solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla motivazione dietro l’agguato. Con le indagini in corso, si spera di ottenere presto risposte concrete.

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Donna in condizioni critiche dopo una rapina, arresto a Giugliano

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Donna in condizioni critiche dopo una rapina, arresto a Giugliano

La Polizia di Stato ha identificato l’uomo che, il 29 giugno, assieme a un complice, ha scippato una donna nel Napoletano, procurandole un politrauma cerebrale.

Immagine di repertorio

Identificazione del Rapinatore

Uno dei due rapinatori che a fine giugno hanno aggredito una donna a Giugliano in Campania, nella provincia di Napoli, è stato identificato. L’aggressione avvenne mentre i malviventi tentavano di strapparle la borsa, facendola cadere pesantemente al suolo. La vittima aveva sbattuto violentemente la testa sull’asfalto ed era stata ricoverata in condizioni gravissime. L’uomo è stato identificato durante indagini svolte dai poliziotti del commissariato Giugliano-Villaricca e coordinate dalla Procura di Napoli Nord.

Arresto e Accuse

L’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Napoli Nord su richiesta della Procura locale, è stata eseguita nella mattinata del 20 agosto. L’indagato è accusato di rapina aggravata e lesioni gravi in concorso. La rapina è avvenuta il 29 giugno, e il bottino comprendeva denaro, telefono cellulare e altri effetti personali della vittima. Subito dopo la rapina, la donna è stata soccorsa e trasportata d’urgenza all’ospedale “Cardarelli” di Napoli in condizioni che sono apparse subito gravi. I controlli sanitari hanno rivelato la presenza di un politrauma cerebrale. Le indagini continuano per risalire all’identità del complice.

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Lite per l’ultima dose di cocaina: morto 63enne, arrestato il coinquilino

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Lite per l’ultima dose di cocaina: morto 63enne, arrestato il coinquilino

Il 46enne Gennaro Angiolino è stato arrestato per la morte del coinquilino, il 63enne Gennaro Fedele, ucciso ieri mattina a Fuorigrotta. L’autopsia è stata disposta per accertare le cause del decesso.

Conflitto Mortale a Fuorigrotta

Il coinquilino avrebbe consumato l’ultima dose di cocaina, originando l’omicidio avvenuto a Cavalleggeri, quartiere Fuorigrotta, Napoli. Quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto, per il 63enne Gennaro Fedele non c’era più nulla da fare. L’arrestato, Gennaro Angiolino, ha confessato il delitto e spiegato la dinamica accaduta, ammettendo di aver aggredito con spintoni e pugni.

I carabinieri, intervenuti poco dopo le 12 di ieri, hanno ricostruito che i due abitavano nello stesso appartamento al civico 50 di via Venezia Giulia. Entrambi avevano piccoli precedenti e vivevano di espedienti. Angiolino, resosi conto delle conseguenze, ha chiamato il 118 chiedendo aiuto. Ha poi spiegato che la lite era avvenuta a causa della cocaina che possedevano per uso personale.

Arresto e Sequestro

Una volta bloccato, Angiolino è stato portato in caserma e interrogato dal pubblico ministero in presenza di un avvocato. Nel pomeriggio è avvenuto l’arresto con l’accusa di omicidio, e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Poggioreale. Il magistrato di turno ha disposto il sequestro della salma per l’autopsia, la quale dovrà stabilire se il decesso del 63enne sia avvenuto per le ferite riportate durante la colluttazione o per un malore collegato all’assunzione di cocaina.

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