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Possedevano merce rubata dal valore di migliaia di euro
Tre georgiani sono stati arrestati per ricettazione e un napoletano è stato denunciato per lo stesso reato a Torre del Greco (Napoli)
Orologi di pregio, monili d’oro, borse di lusso, e migliaia di euro in contanti: è questo il “tesoro” ritrovato dalla Squadra Mobile di Napoli in un’abitazione di Torre del Greco, che si suppone sia stato accumulato attraverso una serie di furti e rapine in appartamento commessi recentemente. Le persone coinvolte includono tre georgiani, arrestati per ricettazione, e un italiano con precedenti penali, denunciato a piede libero per lo stesso crimine.
Indagini e Blitz
L’operazione di perquisizione è stata coordinata con la Procura di Torre Annunziata, nell’ambito di indagini mirate a contrastare il fenomeno dei furti e delle rapine in appartamento, che hanno visto un aumento durante il periodo estivo. I quattro sospettati erano stati identificati come membri di una presunta banda specializzata. Una volta ottenuto il via libera dalla Procura, è scattata l’operazione. Nell’abitazione, oltre ai soldi e ai beni di lusso, sono stati trovati anche chiavi adulterate, grimaldelli e frese, strumenti tipici usati per introdursi nelle case e aprire le casseforti.
I tre georgiani sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale, in attesa dell’udienza di convalida. Attualmente, sono in corso ulteriori accertamenti per determinare a chi appartengano i beni sequestrati e verificare se provengano dai recenti raid domestici.
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Uccideva anziani a cui badava: Eutizia provava soddisfazione nel ruolo di angelo della morte
Resta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere Mario Eutizia, reo confesso di quattro omicidi: avrebbe ucciso gli anziani a cui badava. L’uomo si è costituito ieri.
Confessione e Dettagli degli Omicidi
Mario Eutizia, sottoposto a fermo dopo aver confessato l’omicidio di quattro anziani a cui badava, che avrebbe ucciso somministrando loro massicce dosi di antidolorifici e farmaci oncologici, si sentirebbe “realizzato” nei panni di “angelo della morte”. Lo scrive nel provvedimento il pm Annalisa Imparato, della Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha disposto il carcere per il 48enne napoletano fino all’udienza di convalida, non ancora fissata. L’uomo, che al pm aveva chiesto di “essere aiutato a non ‘uccidere più'”, ha detto di averlo fatto perché voleva che smettessero di soffrire.
Dettagli delle Vittime
Ieri mattina il 48enne, che ha precedenti penali per furto, truffa, danneggiamento, appropriazione indebita, ma nessun reato contro la persona, da piazza Sant’Anna, a Caserta, ha contattato i carabinieri e ha detto di voler confessare diversi omicidi. I militari lo hanno quindi raggiunto e accompagnato in via Laviano, nella sede del Comando Provinciale. Ed è stato lì, supportato dai suoi avvocati, che ha cominciato a raccontare tutto.
Ha indicato quattro presunte vittime. Le prime, non ancora identificate, due le avrebbe uccise nel 2014, quando lavorava nelle loro abitazioni a Latina. Immediati riscontri sono invece arrivati per altre due vittime: Luigi Di Marzo, 88 anni, morto nel dicembre 2023 a Casoria (Napoli), Gerardo Chintemi, 96 anni, morto nel marzo 2024 a Vibonati (Salerno). I parenti dei due anziani hanno confermato che Eutizia aveva lavorato in quelle case come badante. A Vibonati il 48enne era stato anche denunciato dai familiari di Chintemi per aver rubato l’automobile dell’anziano dopo la morte di quest’ultimo.
L’uomo ha raccontato al pm di avere ucciso “spinto da una profonda compassione e pietà”, somministrando dosi elevate dei farmaci che erano stati prescritti agli anziani. Farmaci che conosceva bene perché anche lui ne faceva uso, essendo affetto come le vittime da patologie oncologiche.
Nel provvedimento il pm Imparato descrive la “volontà omicidiaria” di Eutizia: “Tutte le condotte poste in essere convergono verso l’ ‘exitus’, non solo rappresentato come certo dall’indagato, ma voluto come conseguenza delle proprie azioni. L’ ‘animus necandi’ associato alla misericordia cristiana – dallo stesso ammessa – determinano la propensione dell’indagato a vestire i panni di ‘angelo della morte’. In queste vesti lo stesso prova profonda gratitudine e realizzazione”.
Secondo il magistrato, si legge ancora nel fermo, “la somministrazione lenta e continua di dosi massicce di farmaci potenzialmente letali ove abbinati, compendiata dal desiderio di veder cessare l’agonia degli anziani, non può che dimostrare che Eutizia, conoscitore delle caratteristiche dei farmaci sia per l’esperienza lavorativa che per l’assunzione personale in quanto già paziente oncologico, voleva cagionare la morte dei suoi assistiti. Una morte certa in considerazione dell’età degli stessi e delle critiche condizioni cliniche”.
Durante l’interrogatorio, continua il pm, Eutizia “confessava di aver deciso di somministrare dosi massicce di farmaci – in reiterate circostanze e in ampio lasso temporale – in quanto spinto da una profonda compassione e pietà per gli stessi, consapevole che una perdurante assunzione li avrebbe accompagnati dolcemente verso la fine. Infatti, come dallo stesso Eutizia ammesso, nessuno si accorgeva delle dosi quadruplicate in quanto nessuno de familiari assisteva al momento della somministrazione”. Secondo il magistrato, infine, “non può non assumere pregnante rilievo la richiesta avanzata da Eutizia al Pm di essere aiutato a non ‘uccidere più’ perché, ove si fosse trovato nelle medesime condizioni, a suo dire avrebbe potuto uccidere ancora ben conscio di non poter reggere una sofferenza tale”.
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Badante confessa quattro omicidi: Desideravo alleviare le loro pene
Avrebbe ucciso Anziani con Dosi Massive di Farmaci
Un uomo di 48 anni, Maurio Eutizia, è stato fermato per l’accusa di aver ucciso un 88enne di Casoria, un 96enne di Vibonati e due anziani di Latina non ancora identificati.
Le Confessioni di Maurio Eutizia
Maurio Eutizia ha raccontato ai carabinieri di Caserta di aver somministrato dosi quadruplicate di farmaci ai quattro anziani. L’uomo, un badante di 48 anni, ha dichiarato di voler “porre fine alle loro sofferenze”. Accompagnato dai suoi avvocati, Antonio Daniele e Gennaro Romano, Eutizia si è presentato spontaneamente ai carabinieri e la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha immediatamente disposto il fermo.
Le Vittime e il Modus Operandi
Eutizia ha citato un 88enne deceduto nel dicembre 2023 a Casoria, un 96enne di Vibonati morto nel marzo 2024 e due anziani di Latina non ancora identificati tra le sue vittime. Ha utilizzato lo stesso metodo per tutti: dosi massicce di farmaci antitumorali e antidolorifici, molto al di sopra delle prescrizioni mediche, provocando così una morte quasi immediata. In precedenza, la morte degli anziani di Casoria e Vibonati era stata considerata naturale, vista l’età avanzata e le patologie invalidanti di cui soffrivano.
La scoperta ha gettato un’ombra oscura sulla professionalità dei badanti, accendendo un dibattito sull’importanza di vigilare attentamente su coloro che si fanno carico dei nostri anziani.
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Donazione di sangue, il ministro Piantedosi partecipa alla campagna in provincia di Avellino
Raccolta Straordinaria di Sangue a Pietrastornina: Partecipazione di Matteo Piantedosi
Questa mattina, a Pietrastornina (Avellino), si è tenuta una raccolta straordinaria di sangue promossa da DonatoriNati e PetraStrumilia, evento a cui ha partecipato anche Matteo Piantedosi.
Un Messaggio di Importanza Sociale
Durante l’evento, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha sottolineato l’importanza della donazione di sangue, dichiarando: “Donare il sangue è importantissimo, sia da un punto di vista pratico, perché c’è bisogno di sangue, e non solo, ma anche perché bisogna alimentare la divulgazione, l’educazione alla donazione”. La raccolta di oggi, svoltasi il 23 agosto, rientra nel consueto appuntamento estivo organizzato dall’associazione DonatoriNati e dal circolo socio-culturale PetraStrumilia. DonatoriNati è un’associazione nata da un gruppo di donatori appartenenti alla Polizia di Stato.
Supporto Logistico per la Raccolta
Per la giornata dedicata alla raccolta di sangue, la Fratres ha messo a disposizione un’autoemoteca attrezzata per il prelievo e la conservazione del sangue. L’associazione DonatoriNati vanta oltre 6mila volontari tra cui agenti della Polizia di Stato e Vigili del Fuoco. Ogni anno, l’organizzazione si arricchisce di circa 400 nuovi donatori e ha gestito circa 240 giornate di raccolta dal 2004. Questa attività di sensibilizzazione è cruciale specialmente durante l’estate, quando il numero di donatori tende a diminuire, mentre il fabbisogno di sangue per trasfusioni, interventi chirurgici e emergenze resta elevato.
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