Seguici sui Social

Ultime Notizie

Arrestati tre spacciatori all’Arenile di Bagnoli durante evento musicale

Pubblicato

il

Tre uomini arrestati per spaccio di droga nella famosa discoteca di Bagnoli

La serata “International Talent” presso l’Arenile di Bagnoli è stata interrotta dalla polizia che ha arrestato tre uomini con soldi contanti e droghe “da discoteca” come allucinogeni e ketamina. I tre sono stati bloccati mentre spacciavano all’interno del locale notturno, situato nella periferia ovest di Napoli.

I dettagli dell’arresto

I tre uomini, tra cui un 47enne con precedenti di polizia, sono stati individuati dagli agenti del commissariato Bagnoli, i quali si erano mischiati tra i clienti per monitorare la situazione. Uno dei tre è stato trovato in possesso di 39 involucri di ketamina, 4 dosi di cocaina e 9 di MDMA, mentre gli altri due avevano quantità simili di droghe e denaro contante.

I due complici sono stati bloccati mentre scambiavano denaro e droga durante l’evento “Circo Loco” nell’area ex Nato. L’intervento delle forze dell’ordine fa parte di un piano di monitoraggio più ampio che ha già portato ad altri arresti di spacciatori nelle precedenti settimane.

La droga sequestrata ai tre spacciatori bloccati nell’Arenile

Un 20enne di Pescara arrestato con stupefacenti durante “Circo Loco”

In un’altra operazione durante “Circo Loco”, un 20enne di Pescara è stato arrestato nell’area ex Nato con una trentina di grammi di cocaina, marijuana, hashish, ketamina e MDMA. Le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli per contrastare il traffico di droga durante gli eventi musicali e nei luoghi di ritrovo notturni.

Le autorità invitano il pubblico a segnalare comportamenti sospetti e a non approcciare persone che potrebbero essere coinvolte nello spaccio di stupefacenti, per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti agli eventi.

Pubblicità

Ultime Notizie

Scasso nel negozio del marito ex assessora Napoli: “Ripetuto, basta”

Pubblicato

il

Ladri nel negozio del marito dell’ex assessora: “Non è la prima volta”

Il negozio di via Marina che vende dispositivi tecnologici e TV è stato scassinato di notte. Il proprietario è il marito di Monia Aliberti, ex assessora di Napoli. L’attività commerciale si trova nei pressi dell’Hotel Romeo e offre una vasta gamma di prodotti per l’informatica e la telefonia.

La zona in cui si trova il negozio è frequentata da turisti e viaggiatori, essendo vicina alla Stazione Marittima e al Molo Beverello. Monia Aliberti ha dichiarato che non è la prima volta che il negozio è stato preso di mira dai ladri. La mancanza di sicurezza preoccupa non solo la proprietaria, ma anche il marito che da anni gestisce con passione l’attività.

Monia Aliberti

Monia Aliberti ha una lunga esperienza nel campo della comunicazione e del marketing. Ha ricoperto importanti incarichi all’interno dell’amministrazione comunale di Napoli durante la gestione del sindaco Luigi De Magistris. La sua presenza nella giunta era volta a promuovere la città e a valorizzare il suo patrimonio culturale.

Continua a leggere

Ultime Notizie

La storia di Michelina Di Cesare, brigantessa in Briganti su Netflix: verità di una donna ribelle.

Pubblicato

il

La vita di Michelina Di Cesare, la brigantessa nota per il suo coraggio

Michelina Di Cesare è sempre stata un nome noto legato al fenomeno del brigantaggio. La sua storia è tornata alla ribalta con l’uscita della serie “Briganti” su Netflix, ispirata a quel periodo storico. Questo personaggio è particolarmente interessante anche per la decisione controversa di esporre il suo cadavere denudato nella piazza del paese come monito per la popolazione.

Un’icona del brigantaggio

Le fotografie della 27enne casertana mostravano un volto tumefatto, svestito e con segni di possibili pestaggi e torture. Michelina Di Cesare, nata nel 1841, perse la vita in un conflitto a fuoco alla giovane età di 27 anni, dopo aver trascorso gran parte della sua vita tra furti e rapine. Fu la compagna di Francesco Guerra, ex soldato borbonico che si unì alle bande di briganti che infestavano i boschi del Matese.

Il brigantaggio pre-Unitario

Contrariamente alla credenza comune, il fenomeno del brigantaggio non iniziò con la fine del Regno delle Due Sicilie, ma era già presente in Italia e nel Meridione. Già nel 1821, molti anni prima degli eventi che portarono alla fine del regno duosiciliano, Ferdinando I di Borbone aveva adottato misure severe per reprimere i briganti con corti marziali e liste pubbliche con i nomi degli individui ricercati.

Con l’avvento del Regno d’Italia e l’arrivo di ex soldati tra le file dei briganti, il fenomeno assunse nuove sfumature. Il brigantaggio divenne una questione politica più che un atto di resistenza, con finanziamenti provenienti sia dal governo borbonico in esilio che dagli ex murattiani indipendentisti.

La fine della “regina” dei Briganti

Il generale Emilio Pallavicini di Priola fu incaricato di porre fine al brigantaggio con metodi spesso al di sopra della legge. Nel 1868, Michelina Di Cesare fu uccisa insieme ad altri briganti dal gruppo guidato da Guerra. I loro corpi furono esposti in piazza come monito per la popolazione, suscitando reazioni contrastanti.

La vita di Michelina Di Cesare è un esempio del coraggio e della brutalità del brigantaggio nel periodo post-unitario, e la sua storia continua a suscitare interesse e dibattiti ancora oggi.

Continua a leggere

Ultime Notizie

Affetto da Napoli per Franco Di Mare: ondata dopo intervista con Fabio Fazio.

Pubblicato

il

Una rivelazione toccante

La notizia della malattia di Franco Di Mare, giornalista napoletano di lunga esperienza, ha suscitato una grande ondata di affetto da parte di personalità di spicco. Lo scoop è stato svelato durante un’intervista a “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio.

Franco Di Mare è stato per molto tempo una figura di spicco alla Rai, con una carriera ricca di inchieste giornalistiche e programmi televisivi di successo. Questo celebre giornalista ha rivelato di essere affetto da un mesotelioma, un tumore legato all’esposizione all’amianto.

Un onore sentito

Diverse personalità hanno manifestato il proprio affetto e il proprio sostegno a Franco Di Mare dopo la sua toccante confessione. Tra queste, l’oncologo Paolo Ascierto, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e lo scrittore Maurizio de Giovanni. Anche il giornalista Sandro Ruotolo ha voluto esprimere la propria solidarietà al collega malato.

Le parole di Franco Di Mare durante l’intervista hanno scosso profondamente il pubblico e messo in evidenza le difficoltà affrontate dal giornalista a causa della sua malattia. Le sue dichiarazioni hanno anche sollevato questioni dure riguardo alla sua esperienza con la Rai.

Un’onda di affetto e solidarietà

L’annuncio della malattia di Franco Di Mare ha generato un’ampia reazione di supporto da parte di amici, colleghi e fan. Dalle espressioni di solidarietà sui social al ringraziamento per tutto l’affetto ricevuto, il giornalista ha ricevuto un’enorme dimostrazione di stima e affetto da parte di chi lo conosce e lo apprezza.

Anche Gino Di Mare, anch’egli giornalista e vicino al tema della sanità, ha ringraziato calorosamente per il sostegno ricevuto, dimostrando gratitudine per tutti i messaggi di affetto e stima che gli sono stati inviati.

Continua a leggere

Trending

Copyright © 2023. Sito di notizie aggregate da varie fonti. Testi, immagini e quant'altro presente sul notiziedinapoli.it sono da intendersi di proprietà delle rispettive testate d'origine
Leggi: Privacy - Cookie